STREGATI DALLA COPPA
Tutti gli occhi puntati su Tirana, anche solo per sbirciare qualche dettaglio del nuovo stadio firmato dall’architetto Casamonti ben conosciuto in ottica viola. Ma soprattutto sogni e pensieri rivolti a una finale europea che vede tornare a vincere una squadra italiana dopo tantissimo tempo. Il successo della Roma in Conference League non può che stregare anche chi in questa competizione c’è appena entrato, come la Fiorentina e i suoi tifosi.
Così mentre i futuri partecipanti immaginano quale percorso potranno fare in un torneo europeo che sarà lontano anni luce dai fasti della Champions ma che rappresenta una prima sfida da affrontare con entusiasmo per crescere ancora, l’altra faccia del pianeta viola si ritrova oltreoceano. L’apertura di un ufficio della Lega Serie A a New York è la vittoria anche di Rocco Commisso, che non a caso si è rivisto in pubblico ed è tornato a parlare di prospettive per il calcio italiano.
Certo, il suo intervento è parso lontano dal netto realismo mostrato in collegamento soltanto qualche giorno prima, ma nel giorno in cui il pallone italiano prende la residenza anche nella Grande Mela l’entrata del marchio viola tra i primi 50 del mondo (per un valore da 95 milioni) segnala che il miglioramento in classifica ha già avuto le sue ripercussioni. Un motivo in più per sperare di poter ritrovare in fretta un po' più di unità, abbassare i toni (magari anche con il procuratore di Torreira) e provare a costruire un percorso che possa terminare com’è capitato alla Roma fresca vincitrice di Conference League.