STRIP PER LA VITTORIA
Una vittoria val bene uno strip tease, anzi due! La gioia per la ritrovata vittoria, il febbraio portatore di quei tre punti che un gennaio stitico ci ha sempre negato, tanti tasselli tornati al loro posto, ci portano tutti a festeggiare e a liberarci dei pensieri uggiosi che ci avevano attanagliato. La felicità è tanta che Jovetic e Pizarro (due dei grandi ritorni al top della Fiorentina) hanno finito la partita sotto la Fiesole in mutande. Ma si può, dico io, con la tramontana che tirava gnudarsi così? Stevan è rimasto con uno slip bianco e il ghiaccio sul ginocchio: se si ammala, alla vigilia di Quella partita, son botte!
Pizarro, che è un po’ più anziano e saggio, si è mantenuto la maglietta della salute e un boxer viola più decoroso. Ma va bene così, speriamo di vederne di queste scene, a rotazione casomai, così a fine campionato decretiamo chi ha il fisico più bello!
Son soddisfazioni, come quelle che ci ha dato la Fiorentina ieri in campo che, oltre ai suddetti ritrovati, grandissimo ed insostituibile il cileno, finalmente in gol il sopito Stevan, ha ripresentato Viviano tra i pali ed ha rivisto in gol anche l’altro arzillo “vecchietto” Luca Toni.
Sono figure basilari, il portiere e l’attaccante, è troppe traversie si è passato intorno a questi personaggi. Sono molto felice per entrambi. Emiliano di arancio vestito, si è riappropriato, spero definitivamente, del suo ruolo e con esso mi auguro anche della forma e della tranquillità psicologica. Per Lucagol, cosa dire? Nello stacco del vantaggio è andato mezzo metro sopra ai difensori, come ai bei tempi, e in un’altra occasione è stato fermato da un fuorigioco millimetrico. E’ veramente un grande, per impegno e per dedizione.
Quattro pedine importanti che ieri ci hanno riportato il sorriso sulle labbra.
Voglio pensare che il periodo nero sia finito veramente anche perché le prossime due partite sono di quelle che necessitano di una squadra al top. Dei ragazzi che hanno giocato contro il Parma, sabato salterà solo Migliaccio per squalifica, gli altri sono tutti abili e arruolati e tonificati dalla vittoria.
Sarà compito del nostro allenatore allestire la squadra giusta per fare il meglio contro la rivale storica. A proposito di Montella: sulla sua testa, dopo l’esonero di Zeman, stanno girando degli avvoltoi che vorrebbero “daje una mano a farglie dì de si” (ammesso si scriva così, ma il senso si capisce) alla panchina romanista per il prossimo anno. Citando un grande romano, quale Alberto Sordi, sarebbe da rispondergli: “ve c’hanno mai mannato a quel paese?”
La Signora in viola