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SULLA BUONA STRADA

di Tommaso Loreto

Nella primissima parte di stagione, quando arrivava il momento di rileggere le prime sfide in calendario, uno dei ritornelli più ricorrenti riguardava l'unica partita di Genova da annoverare tra quelle sbagliate. In tutte le altre, si diceva, la Fiorentina aveva comunque mostrato trame e inventiva, finendo spesso penalizzata dagli episodi. Era avvenuto col Napoli così come con Juventus e Atalanta. Quando mancano ancora due gare alla prossima sosta di campionato i viola hanno mantenuto più o meno identica velocità di crociera.

Se le tre vittorie consecutive avevano regalato una stabilità importante alla scelta del 3-5-2 adesso che le defezioni cominciano a essere rilevanti è un po' come se la trasferta di Reggio Emilia avesse avuto passaggi in parte simili a quella di Genova. Anche in quella circostanza la Fiorentina si trovò sotto, ma la reazione arrivò troppo tardi impedendo qualsiasi sogno di gloria. Contro il Sassuolo, invece, pur faticando nel trovarsi in campo in un primo tempo in cui il modulo non funzionava i cambi in corsa hanno regalato velocità e incisività.

Come Montella deciderà di affrontare Parma e Cagliari non è ancora - ovviamente - deciso, ma se al cospetto del Genoa la squadra aveva dato chiari segnali di cedimento, mercoledì sera è affiorato invece un carattere che già a Brescia si era intravisto, in un finale di gara che aveva visto la squadra spingere a testa bassa. La sensazione allora è che prima ancora di una quadratura tattica definitiva il tecnico abbia già trovato quella emotiva e caratteriale, plasmando con buoni risultati un gruppo che anche grazie alla propria solidità mercoledì sera ha portato a casa i tre punti. Nelle prossime due tappe prima di fermarsi a metà novembre una coesione di questo tipo può tornare utilissima.