SULLA DIFENSIVA
Nomi, voci, trattative e idee. Il mercato in questi giorni è ancora nella sua fase embrionale (come sempre accade in questo periodo, del resto) con il Mondiale in Brasile a dilatare ulteriormente i tempi (oltre che ad ampliare il panorama e le mire degli addetti ai lavori). E' una fase dunque di studio, interlocutoria, dove vengono discusse e ratificate le ultime strategie prima di accendere i motori del mercato. E' lo stesso scenario che troviamo in casa Fiorentina, alle prese più che altro con la definizione dell'affare Cuadrado con l'Udinese. Tra contropartite tecniche (Bernardeschi e altri govani) e offerte concrete o meno che siano, lo stallo della trattativa con il club bianconero tiene al momento in stand by sugli altri fronti sia Pradè che Macia.
Le idee però sono chiare, almeno dal punto di vista tecnico, sulle priorità stabilite. Staff e società, di pari passo, hanno deciso da tempo dove (e come) intervenire, per quello che sarà l'anno della consacrazione ad alti livelli. Escluso Cuadrado, infatti, piuttosto che in attacco i radar viola sembrano essere puntati su difesa e centrocampo. Il tutto per cercare di rendere più impermeabile l'assetto difensivo della squadra, quest'anno al centro di più di una critica. Un nuovo perno in difesa, dunque, oltre ad un innesto (due?) di grande livello a centrocampo che possa garantire quella doppia fase che in questa stagione il solo Pizarro ha cercato di svolgere con regolarità (con risultati alterni). La lista di nomi papabili è già lunga, ed è destinata a crescere ulteriormente. Prima però, occhi su Cuadrado. Dal colombiano passa molto (o quasi tutto) del mercato estivo della Fiorentina.