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SVARIONE MASSICCIO

di Niccolò Santi

La Fiorentina è uscita sconfitta da Bergamo, vedendosi sbattere in faccia dagli avversari dell'Atalanta la qualificazione in finale di Coppa Italia. Nonostante un inizio di partita decisamente incoraggiante, con Luis Muriel che aveva sbloccato le marcature al 3', la squadra di Vincenzo Montella si è fatta rimontare prima da Josip Ilicic al 14' su rigore provocato da un contatto con Federico Ceccherini, e poi dal Papu Gomez al 69' su regalo di Alban Lafont.

Già, un vero e proprio abbaglio del portiere gigliato, che si è fatto sfuggire dalle mani il tiro dell'argentino deviandolo goffamente nella propria porta. Senz'altro peccati di gioventù, ma che in occasione di certe partite non possono essere ammessi. Perché se, come è vero, le speranze di affossare l'Atalanta - in particolar modo durante quello spezzone di gara - erano limitate, sarebbe bastato un colpo di fortuna a indirizzare il match in favore dei viola

Invece la Fiorentina si ritrova con un pugno di mosche, condannata (anche) dal pasticcio di una pedina su cui Corvino & co hanno puntato con forza fin da inizio stagione. Adesso l'obiettivo di Montella sarà dare una forma più definita al proprio gruppo, nella speranza che la società si sia messa in testa di dare una svolta agli ultimi anni di immobilismo respirati a Firenze. "Le idee sono abbastanza chiare", ha asserito ieri sera l'Aeroplanino in sala stampa...