SVEGLIATI TROPPO TARDI, ERRORI CHE COSTANO MA I CAMBI CI SALVANO
Le coronarie reggono e la Fiorentina spesso ci fa un bel check up completo con le sue prestazioni perché anche ieri sera siamo passati dalla depressione alla frenesia, per una rimonta non del tutto realizzata ma che ci ha consentito di non fare una pessima figura con un pareggio che per un’ora era sembrato un’utopia. La rosa che è partita titolare nella gara di Conference contro il Ferencvaros ha lasciato qualche perplessità e quanto visto per buona parte della gara lo conferma perchè siamo stati in balia degli ungheresi che ci hanno surclassato nel gioco e nel risultato visto che hanno finito la prima parte della gara in vantaggio per 0-1, lasciandoci decisamente esterrefatti.
Ma la ripresa non è stata da meno perché dopo pochi minuti c’è stato un rigore, provocato da Ranieri che è stato poi annullato perché l’azione era partita in fuorigioco, ma i nostri avversari non si sono demotivati e subito dopo hanno realizzato il raddoppio con Cissè e colpito un palo. L’umore è sceso ai minimi storici e sembravamo in apnea con la paura però di affogare del tutto. Alcuni calciatori non erano proprio in serata, vedi Ranieri che da mattatore col Genk ha disputato ieri una gara infarcita di errori, Biraghi che forse non è ancora in forma ma al quale preferisco in assoluto Parisi, Lopez che boh, non si può giudicare ma che non si può nemmeno veder giocare, almeno per ora, Mandragora che completava il centrocampo decisamente evanescente così come lo è ancora Beltran, purtroppo, senza parlare di Sottil che mi chiedo perché debba ancora scendere in campo.
Il quadro non vuole essere disfattista né pessimista perché è bastato cambiare alcuni di questi interpreti per svoltare la serata che, mannaggia, era però già abbastanza compromessa…se però invece di sette minuti di recupero ce ne davano dieci forse si ribaltava del tutto il risultato. Si, perché la Fiorentina si è risistemata ma svegliata troppo tardi e credo che non ci si possa permettere di regalare niente a nessuno, credo che i calciatori migliori debbano partire titolari e che non possiamo concedere agli avversari tutti gli errori sia in fase difensiva che sotto porta come abbiamo fatto anche ieri.
È vero che se fossimo perfetti si vincerebbe sempre e tutto, magari, ma dispiace uscire dal Franchi con solo un punto dopo aver pareggiato anche col Genk. Va comunque dato atto che le sostituzioni effettuate da Italiano hanno sortito l’effetto sperato perché il pari è arrivato grazie ai gol di Barak ed Ikonè che erano partiti dalla panca e che hanno il merito di aver riportato il sorriso, forse non da orecchio a orecchio, sui volti dei tifosi. La reazione è stata buona, ma bisogna stare molto attenti per poter andare avanti nel cammino europeo anche se il pensiero della gara di domenica a Napoli ha certamente influito sulle scelte del tecnico.
Dobbiamo però, se si vuole e si deve crescere, pensare di poter fare il meglio in ogni incontro che si affronta ma se “le uova” a disposizione queste sono, qualche volte le omelettes non vengono proprio bene come si vorrebbe. Ma niente è perduto e le possibilità per migliorare la classifica di Conference ci sono tutte e la squadra è in grado di farlo, basta giocare un po’ di più dell’ultima mezzora.
La Signora in viola