TABÙ
Sbagliare è umano, perservare diabolico. E allora sarà il caso di mordersi la lingua subito, senza farsi prendere troppo dai facili entusiasmi, senza fare troppi calcoli. E' vero, la classifica è tornata parecchio intrigante. Due sole lunghezze di distanza dal terzo posto sono il regalo di Emeghara e del Siena che ieri ha fermato la Lazio, per la gioia rispettivamente di Milan, Inter e, appunto, Fiorentina.
Ma quanto è facile ritrovarsi sull'altalena delle ambizioni, e delle speranze, nel mondo del calcio è fin troppo semplice ricordarlo. Basterebbe rileggere tutto quanto è stato detto e scritto tra dicembre e gennaio nella piazza fiorentina. Prima addirittura qualche sogno di scudetto o da rivale della Juve, poi un crollo verticale con i risultati che non arrivavano e anche le prime critiche, alcune feroci, che non hanno risparmiato nessuno. Tanto vale, allora, non ricascare di nuovo nel tranello della corsa alla Champions.
Che la Fiorentina stia lottando per un piazzamento in Europa League, infondo, non è una novità, nè tantomeno un'esagerazione. Come poi possa finire, però, è ancora tutto da dire, soprattutto se la Roma dovesse raggiungere la finale di Coppa Italia e di posti ce ne fosse uno in meno. Niente Champions, dunque, niente terzo posto, e soltanto testa al Bologna. Fosse solo per motivi scaramantici, quella posizione di classifica, continuiamo a considerarla come un vero e proprio tabù. Questa squadra può ancora fare tanto, e già tanto ha fatto. A fine stagione, mantenendosi su questi livelli, di sicuro il traguardo sarà di quelli interessanti, Milan, Inter, Lazio e Roma permettendo...