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TALENTI DA DIFENDERE, NON DA CARICARE DI RESPONSABILITÀ

di Luciana Magistrato

Giovani, belli e di talento. Quelli che erano pregi in estate, stanno diventando un limite per la Fiorentina e una pressione insopportabile per i protagonisti. La Fiorentina quest'estate ha voluto puntare infatti su Chiesa e Simeone che pur lo scorso anno avevano mostrato - a tratti - qualche segnale di poca confidenza col gol, pur spaccando le partite e imprendibile nell'uno contro uno il primo, in grado comunque di riscattarsi e segnare 13 reti "in rimonta" il secondo. La società non ha saputo però aiutare i due ragazzi nella crescita, mettendogli accanto un giocatore che fosse in grado di rimediare qualora la coppia dei figli d'arte non riuscisse a fare gol. Serviva un giocatore pronto a tutti gli effetti: un cecchino esperto, senza problemi fisici, mentali o di rendimento. Così non è stato nonostante la suggestione Pjaca (rimasta purtroppo tale) e dunque la responsabilità e le pressioni sono rimaste tutte addosso a due giovani sì di talento ma non in grado di prendersi tutte le domeniche la squadra sulle spalle. Tra l'altro le nazionali non hanno mai permesso a Chiesa e Simeone di riposarsi (col fuso anche) e sul piano personale il primo sembra sia tornato single con tutti i problemi che una storia finita crea, il secondo ha una compagna con una carriera che sta decollando e sulla quale carriera l'argentino si sta forse concentrando troppo (in passato le ex hanno approfittato della sua notorietà).

Cose di gioventù e private, per carità, ma sulla bilancia va tutto. Insomma i due attaccanti vanno aiutati anche con una soluzione drastica, la panchina, per togliere loro le troppe responsabilità che società, tecnico e tifosi stanno pretendendo da loro. E non per punizione, ben inteso, ma per protezione di due giovani talenti e per non disperdere un patrimonio che quest'estate la società ha voluto trattenere e difendere. Forse Pioli non avrà tutto questo coraggio e, a difesa del tecnico, c'è da riconoscere che chi è in panchina difficilmente farebbe meglio, chi per inesperienza e chi per evidente inferiorità tecnica e qui tornano le responsabilità del mercato. Vedremo allora se basterà un cambio di modulo che metta in condizione sia loro due che i compagni di andare più spesso al gol, magari con un trequartista (Pjaca o Eysseric?) o con un 3-5-2 approfittando della squalifica di Hugo. Di sicuro, qualcosa va fatto per aiutarli, meglio tardi che mai.