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TANTI SORRISI E L'ESORDIO DI MALEH: INIZIA L'ERA ITALIANO

di Andrea Giannattasio

Nessun limite, solo orizzonti. Chissà quante volte Vincenzo Italiano avrà modo di ripetere la frase che per lui è diventata un simbolo (tanto a Trapani quanto allo Spezia) anche alla sua Fiorentina, ora che la stagione 2021/22 è ufficialmente partita e che i brutti momenti degli ultimi dodici mesi sono ormai del tutto alle spalle. La lunga trafila di visite mediche al centro sportivo “Astori” è stato lo start ufficiale della terza annata dell’era Commisso che, rispetto alle altre, si annuncia molto carica di aspettative dopo un biennio sottotono ma che se non altro è partita con il piede giusto.

L’entusiasmo che si percepisce attorno alla squadra (benché ancora troppo infarcita di pedine che non sono funzionali al progetto della prossima stagione) è già alle stelle e non c’era forse modo migliore di iniziare: i giocatori che alla spicciolata hanno raggiunto fin dal mattino i campini (l’allenatore, quasi a voler dar l’esempio, è stato il primo a varcare i cancelli di Campo di Marte, quando non erano ancora scoccate le 8 di mattina) hanno ottenuto l’idoneità sportiva della validità di un anno e non si sono risparmiati anche la prima sgambata sotto gli ordini del mister, prodigo di consigli fin da subito.

Per il resto la copertina del primo giorno al centro sportivo se l’è presa Youssef Maleh, che nelle prossime due settimane di lavoro in a Moena si giocherà la riconferma a Firenze. Un obiettivo al momento non troppo facile: “Sono felice di iniziare la stagione con questa grandissima squadra” ha raccontato il classe ’98 al suo arrivo. “Mi allenerò come sempre, dando il massimo. A Venezia abbiamo raggiunto un risultato storico ma adesso sono tornato qua, nel club che già mi aveva preso a gennaio e cercherò di raggiungere obiettivi importanti anche con la Fiorentina”.