TATA O NON TATA?
Il dibattito è già aperto. Più o meno come il mercato, e non è un caso se qualcosa sembra già muoversi. Ma oltre al nome di Teixeira arrivato da Liverpool, nelle ultime settimane sono stati anche altri i profili accostati ai viola. In particolare sul fronte del portiere, se come pare soprattutto Sirigu possa essere più di una semplice idea in vista del futuro.
Colpa di qualche incertezza manifestata da Tatarusanu, spesso finito nel mirino delle critiche. Non più tardi di giovedì scorso, per esempio, quando a Londra in tanti sono rimasti delusi dal primo gol del Tottenham. Un diagonale di Mason sul quale, per capirsi, da Tata ci si poteva aspettare di più. Come del resto capitato in altre circostanze, ricordate la gara con il Sassuolo?
Eppure lui, freddo e lucido come molti dei suoi connazionali, non si è mai nemmeno troppo scomposto di fronte a talune critiche. Anzi ha avuto la forza di non fermarsi sugli errori, sapendo andare avanti come capitato nella ripresa di White Hart Lane in cui ha evitato un passivo peggiore, o come in altre occasioni (Bologna) in cui i suoi interventi sono risultati determinanti .
Con il Napoli, probabilmente, l'apice delle risposte che il rumeno poteva fornire a fronte delle voci di mercato che sembrano già conivolgerlo. Al di là del misunderstanding con Alonso (che signorilmente lui per primo non ha voluto commentare ai microfoni) le parate del secondo tempo restano tra i migliori gesti tecnici della serata. Tanto che lo stesso Sousa ne ha celebrato la crescita fino a oggi. Tata o non Tata, ancora, è presto per dirlo, certamente per lui, però, sembra che non ci sia nessuna differenza.