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TEMPO AL TEMPO

di Tommaso Loreto

Gli annunci possono attendere, e d’altronde molto è già stato discusso. Prima ancora di arrivare a Firenze, in quel di Milano, la Fiorentina e il procuratore di Vincenzo Italiano, al secolo Fali Ramadani, avevano già raggiunto un accordo di massima per la permanenza del tecnico in viola, con l’allungamento del contratto in scadenza la prossima estate e di conseguenza lo slittamento dell’opzione sul terzo anno al termine della stagione 2024-2025.

Un rinnovo che ritocca in alto lo stesso ingaggio dell’allenatore e conferma la fiducia nel club nei confronti del principale artefice del ritorno in Europa, ma soprattutto un passo in avanti lungo un percorso di crescita che la proprietà dimostra di vuol proseguire. Niente che ancora possa essere ufficializzato se, come pare, si dovrà attendere l’estinguersi della clausola rescissoria da 10 milioni fissato per il 15 giugno, ma un altro tassello (importante) destinato a tornare nel suo posto.

Così mentre la questione allenatore sembra ormai pressoché archiviata non resta che dare il via alle manovre di mercato, quelle più esposte come per l’austriaco Grillitsch (destinato ad arrivare da svincolato) o per l’esterno dello Shaktar Dodò e quelle ancora più nascoste, come il rinvio alle prossime settimane per nuovi contatti che possano riguardare sia Odriozola che Torreira. Sempre tenendo sullo sfondo la porta, certo, ma anche una questione attacco che presto diventerà la priorità del mercato. Non appena anche Italiano dirà la sua sulle prossime strategie destinate ad aumentare le alternative nel reparto offensivo.