TENSIONE TRA ACF E GATTUSO: RISCHIO DIVORZIO ANTICIPATO?
Fonte: Tommaso Loreto
Dietro l'attesa per i colpi in entrata e gli stop sulle piste più battute c'è una certa elettricità tra i protagonisti coinvolti, figlia di valutazioni che starebbero pericolosamente allontanando Gattuso ancor prima che il suo contratto biennale con la Fiorentina venga depositato.
Già, perché mentre in città si è già messo al lavoro il nuovo collaboratore del d.s. Daniele Pradè, Nicolàs Burdisso, sull'asse che dovrebbe garantire un lungo viaggio ai tifosi viola, sulla coppia calabrese Commisso-Gattuso, non sembrano mancare le primissime turbolenze. Colpa in particolare del ruolo svolto dal procuratore del tecnico in pectore viola, il portoghese Mendes che non a caso sta già gestendo i primi obiettivi di mercato dell'estate.
Perché se per Sergio Oliveira e Gonçalo Guedes le frenate sulle valutazioni delle rispettive società rientrano in normali dinamiche di mercato è sul resto delle operazioni che stanno sorgendo divergenze, tutte legate a come e quanto ritoccare la rosa della prossima stagione. In pratica con Gattuso che spinge per qualche acquisto in più rispetto ai previsti 4 innesti anticipati dal club, è anche l'interferenza del suo procuratore ad aver scombussolato i piani del club, visto che nella scuderia del potente manager portoghese sono almeno cinque i profili sui quali si chiede fiducia (e investimenti).
E così mentre la vicenda Ribery resta in sospeso come qualsiasi altra questione, in attesa del rientro dalla Spagna dello stesso Gattuso previsto nelle prossime ore, adesso è persino l'accordo biennale per la guida tecnica che sarebbe clamorosamente a rischio. Colpa di un diverbio che avrebbe guastato il week end della società, adesso al lavoro per cercare di recuperare la situazione a suon di diplomazia e con la convinzione che ancora tutto possa essere appianato.
Resta tuttavia un problema non indifferente, figlio della distanza che si è subito creata tra le idee di Gattuso, quelle del suo procuratore e le convinzioni della società, che adesso non solo rischia di rallentare (ancora di più) la partenza della Fiorentina, ma pure di costringerla ad annullare clamorosamente il volo in programma se non fosse possibile ricucire il tutto.