TERRA DI MEZZO
Con alle spalle il primo test probante della stagione, contro un Verona sospinto dai suoi appassionati e colorati tifosi pericoloso in più di un'occasione, Vincenzo Montella avrà sicuramente molti aspetti su cui riflettere. "Spunti positivi e negativi" come lui stesso ha ammesso nella breve conferenza stampa del dopo gara. Tra i positivi sicuramente la ricerca di quei movimenti provati in questa prima parte di ritiro, tra quelli negativi probabilmente un organico ancora lontano dall'essere ben assortito.
Soprattutto la linea mediana necessita come il pane di nuovi innesti, basti pensare al terzetto di centrocampo schierato nella parte finale della gara: Taddei-Capezzi-Di Tacchio, giovani che magari potranno avere un buon futuro, ma per il presente serve ben altro. Almeno se l'obiettivo è quello dichiarato dal patron Andrea Della Valle nella sua appassionata conferenza stampa di ieri. Una conferenza che è servita per togliere ogni dubbio sulla permanenza di Stevan Jovetic, ma anche per confermare che la società intende mettere a disposizione di Montella una rosa in grado di lottare per l'Europa.
E' arrivato finalmente Viviano, con il suo bagaglio di fiorentinità che tanto è mancato in questi anni. Cuadrado, Della Rocca e Fernandez sono in rampa di lancio, e potrebbero trovare posto proprio nel nuovo centrocampo di Montella. Ma non può ancora bastare. Servono muscoli, oltre che guizzi e geometrie. Muscoli che potrebbero essere garantiti da elementi come Ralf e Kucka, che continuano ad essere nomi caldi nel taccuino di Eduardo Macia e Daniele Pradè. La prima parte del ritiro sta per andare in archivio, e la prossima settimana nelle intenzioni della società sarà densa di operazioni e nuovi innesti. Soprattutto nella terra di mezzo della squadra viola, che continua tutt'ora ad essere scarsamente popolata.