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TERZINI SINISTRI

di Marco Conterio

Stagione 2005/06. Un giovane di belle speranze stupisce Firenze e l'Italia. Crossa come pochi, spinge come un dannato ed il suo istinto da cecchino dei cross fa il giro delle prime pagine. Nasce così la stella di Manuel Pasqual, dall'Arezzo con furore e con il vigore di chi ha la voglia matta di mangiarsi i campi da gioco, macinando assist e chilometri. La stagione successiva arriva Alessandro Potenza, due anni dopo Federico Balzaretti. Due esperimenti falliti, vuoi per doti tecniche non espresse al massimo, vuoi per incompatibilità con l'allora tecnico viola, Cesare Prandelli. Pasqual inizia un lento declino ma la città non si preoccupa. Le lune girano, anche per i migliori, la giovane età gioca scherzi beffardi, soprattutto nei grandi palcoscenici. La storia si ripete nel 2008/09, dove l'ex giocatore dell'Arezzo finisce in panchina, visto che là arriva un treno direttamente dalle Ande: Juan Manuel Vargas. Anche il peruviano, però, offre varchi interessanti agli avversari e Prandelli è costretto a trasformarlo esterno alto. Di nuovo spazio a Pasqual? Macchè. La Fiorentina reinventa Gobbi come terzino sinistro, anche lui adattato, anche lui spesso disorientato nel pacchetto arretrato viola. Un po' la fotocopia dell'anno passato, dove quello è il vero punto debola della difesa gigliata, dove neanche Felipe, arrivato come salvatore di una patria che lentamente stava affondando, riesce a prendere in mano le redini del gioco.

I problemi si amplificano in quest'annata. Felipe infortunato, Nikola Gulan abile sì ma altrettanto acerbo e non pronto per palcoscenici importanti, la carretta è nuovamente affidata a Manuel Pasqual. Che, purtroppo, non rialza la testa ma ne combina una più di Bertoldo. E, dopo anni nell'oblio dei voti negativi, è lecito porsi interrogativi. Perché, nella posizione di terzino sinistro, Pantaleo Corvino non è mai intervenuto pesantemente sul mercato? Vargas, si obietterà. Chiaro. Ma tattiche alla mano, lì ha fallito e solo più alto ha convinto. Poi solo tappi in una zona piena di falle ed errori ed una storia, quella di Pasqual, purtroppo in lenta ed inesorabile discesa.

Gennaio sembra lontano come non mai. Lì arriveranno un centrocampista, forse due. Un attaccante, di rilievo, per dar fiato a Gilardino. Questo, almeno, è quel che si augura Firenze. Auspici e speranze, però, che vanno di pari passo con quelle di vedere finalmente un terzino sinistro docg a calcare nuovamente il terreno di gioco del Franchi e quelli 'stranieri' con la maglia viola. Perché di regali agli avversari, la Fiorentina ne ha fatti sin troppi, in queste stagioni.