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TEST DECISIVO PER LAFONT: SI SCALDA SAN PIETRO

di Andrea Giannattasio

L’allenamento di questa mattina al centro sportivo “Astori” non sarà decisivo soltanto per capire come Stefano Pioli potrà schierare il suo centrocampo nella delicata trasferta di domani a Cagliari. Se con Edimilson (lo svizzero ieri accusava ancora i postumi dell’infortunio muscolare patito contro la Lazio) o con il redivivo Norgaard, che non vede il campo da fine gennaio. La rifinitura odierna, come dicevamo, sarà importante anche per quanto riguarda il ruolo del portiere, dove pende ancora un enorme punto di domanda sulle condizioni di Alban Lafont.

Il francese infatti sta progredendo dopo il guaio alla caviglia accusato domenica 3 marzo a Bergamo (il giocatore è ricaduto male dopo una spinta in elevazione con Duvan Zapata) ma ancora sente un netto fastidio che non gli permette di allenarsi con regolarità. Al punto tale che ieri era previsto in un primo momento il suo rientro in gruppo ma tutto ciò è slittato probabilmente alla giornata di oggi per il dolore che l’ex Tolosa ancora avverte e che la Fiorentina ha (giustamente) scelto di curare con le molle. Ad oggi, pertanto, non è utopia pensare che alla Sardegna Arena, in una gara in cui la Fiorentina si giocherà le sue residue speranze europee in campionato (già oggi ridotte al lumicino), possa toccare ancora a San Pietro Terracciano.

L’ex Empoli, che ha acquisito di diritto la santità dopo le paratone di domenica al Franchi che hanno tenuto a galla la Viola, ha convinto proprio tutti nell’ambiente (staff tecnico e addetti ai lavori esterni) ed ha la piena fiducia di Stefano Pioli, che se non dovesse ritenere ancora del tutto guarito Lafont potrebbe scegliere di puntare sul classe ’90, che oltretutto viaggia a una media-gol subiti inferiore a quella del francese (1,1 - contando chiaramente anche la sua parentesi in Provincia a inizio campionato - contro 1,25 di Alban).