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TESTA LUCIDA E NERVI SALDI

di Tommaso Loreto

Di tutte le mancanze del momento è quella certamente più inaspettata. Perchè dopo un’annata travagliata vissuta in bilico tra il cambio di tecnico e una rosa molto giovane il mercato estivo doveva immettere dosi massicce di esperienza nel gruppo, consentendo alla Fiorentina di lasciarsi alle spalle paure e fragilità per cominciare a correre. Anche per questo molte delle scelte erano orientate a giocatori già pronti e dall’indubbio carico di conoscenza calcistica.

In una Serie A mai così determinata dagli over 30 ai vari Caceres e Ribery si era scelto di aggiungere elementi come Bonaventura, o Borja Valero, anche per bilanciare un reparto offensivo all’insegna della linea verde. In realtà, anche se ancora non sembra essere arrivato il tempo dei bilanci, gli inserimenti non solo non hanno funzionato, fino ad ora, ma non hanno nemmeno stimolato una crescita collettiva. 

In un momento in cui la Fiorentina si scopre ancora prigioniera dei propri fantasmi risulta così ancora più evidente il deficit di carisma e leadership che consentirebbe ai senatori dello spogliatoio di prender per mano la squadra e tirarla fuori dalle sabbie mobili.

La conseguenza è il possesso palla sterile degli ultimi mesi, e la mancanza di reazione in termini di agonismo quando le cose in campo si mettono male. Un ulteriore ostacolo lungo una strada che adesso è in piena salita alle luce della vittoria del Parma sul Genoa e nonostante il pareggio del Torino con la Samp. Perchè già da lunedì prossimo, in una sorta di scontro salvezza anticipato contro l'ultima squadra allenata da Prandelli prima di tornare a Firenze, alla luce del diciassettesimo posto in classifica sarà il caso che i più esperti mettano a disposizione della squadra testa lucida e nervi saldi.