TESTE DI SERIE
Come prevedibile la trasferta di Baku non si è rivelata una scampagnata. Il peccato originale di una sconfitta inopinata come quella rimediata al Franchi dal Paok Salonicco, la Fiorentina l'ha scontato eccome, a cominciare dall'obbligo di portare in Azerbaijan una squadra che potesse sostenere una partita vera. Ed è stata assulamente vera la gara di Baku, con il Qarabag che ha saputo anche mettere paura ai viola.
Colpa di qualche amnesia di troppo che, ancora, continua a manifestarsi e che nella gara di ieri ha colpito in particolare Gonzalo Rodriguez. Davanti agli azeri l'argentino è sembrato la copia scolorita di sè stesso, facendosi beffare due volte dal volenteroso Ndlovu e dovendosi arrendere allo scatto sul filo del fuorigioco di Reynaldo che aveva trovato anche il pareggio momentaneo.
La differenza, oltre al divario tecnico, l'hanno fatto allora i giocatori che Sousa in primis ha chiamato in causa a partita in corso. Regalando nuove geometrie con l'ingresso di Borja Valero al posto di un buon Cristoforo, confermando la fiducia a Chiesa, e inserendo Kalinic che ha avviato entrambi i gol. Ed è forse, a margine della vittoria e delle note positive, la sola prova di Babacar, oltre a quella di Gonzalo, a rappresentare un aspetto meno lusinghiero.
Dettagli, sia chiaro, ma da analizzare e migliorare in vista di un lunedì tutto da vivere. Perchè ancora prima di affrontare il Sassuolo al Franchi, la Fiorentina scoprirà chi saranno i prossimi avversari nei sedicesimi di finale di Europa League. Con il non indifferente gusto di poterli scegliere partendo da testa di serie.