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THE UNTOUCHABLES

di Dimitri Conti

Nel polverone alzatosi in questo processo di ristrutturazione della rosa operata dalla Fiorentina e dal suo dg Pantaleo Corvino, soltanto due figure si stagliano con decisione in lontananza, ed ambedue indossano fermamente la maglia viola, con nessuna intenzione di togliersela di dosso. Questi due, che definiremmo senza troppe possibilità di smentita gli unici intoccabili, rispondono ai nomi di Davide Astori e Federico Chiesa.

Il primo è l'unico difensore con una certa esperienza pregressa in Serie A presente nell'attuale rosa gigliata, ed ha il compito di guida emotiva, oltre che tecnica, del nuovo gruppo agli ordini di mister Stefano Pioli. Blindato a doppia mandata dall'investitura della fascia da capitano, lo stesso Astori sta prendendo le misure e dimestichezza con il ruolo anche davanti ai microfoni. "Aspettiamo tutti cinque o sei rinforzi" lo sprone fatto pervenire tramite i microfoni dei media al suo dg. Di certo non mancano carisma e personalità, sotto il velo dell'uomo silenzioso.

Anche l'altro è ben dotato da questo punto di vista. Chiesa, nonostante la giovanissima età, ha sorpreso tutti per le sue spalle esageratamente larghe, e dopo l'addio dell'altro prodotto cresciuto in casa Bernardeschi, per i viola è diventato un obbligo morale, oltre che tecnico, trattenerlo. Può sembrare scontato, ma in questo periodo di guerra di trincea operata dal direttore Corvino, con i forti interessamenti in Italia da parte di Inter, ma soprattutto Napoli - fu lo stesso De Laurentiis a dichiarare pubblicamente la sua passione per il ragazzo - non lo è affatto. La decisione è stata presa, e costi quel che costi va rispettata.