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Nonostante stia per finire la stagione in casa Fiorentina non è ancora stata presa nessuna decisione per il futuro, ma il countdown è già iniziato. I prossimi dieci giorni saranno infatti decisivi sia per la definizione dei quadri societari, sia per stabilire il budget del mercato. Nonostante le dichiarazioni di voler restare di Sousa, in realtà anche per il tecnico non c'è certezza in attesa della strategia societaria e di mercato, dai quali il portoghese cerca certezze. In bilico tutto il comparto sportivo con in testa Daniele Pradè, unico tra l'altro in scadenza e dunque salutarlo non comporterebbe problematiche di rescissioni. Al suo posto il nome è ormai noto, Pantaleo Corvino, un uomo in contatto diretto con Cognigni e i Della Valle e capace dunque di prendere decisioni senza filtri; anche se c'è da attendere almeno il 18 perché possa rescindere in tutto e per tutto dal Bologna, visto che ha altri due anni di contratto. L'alchimia con gli altri dirigenti romani del Bologna (Fenucci e Di Vaio) è già finita nonostante il buon lavoro ed ora c'è solo da monetizzare la buonuscita.
La Fiorentina attende con impazienza anche se valuta altri nomi in grado di spazzare via quest'anarchia che si è creata all'interno della società (Baldini che guarda all'estero e il quasi "retrocesso" Ceravolo sono però poco plausibili, Sogliano già contattato qualche mese fa, Lo Monaco e Marino i profili). Per Pradè, comunque, in attesa della Fiorentina, non mancano le pretendenti con il suo nome accostato a Bologna (dove però dovrebbe accasarsi Sabatini) e Sassuolo (al posto del dg Angelozzi che dovrebbe tornare allo Spezia) tra le altre.
Valentino Angeloni, e tutto il pacchetto degli osservatori divisi per aree geografiche, invece ha un altro anno di contratto (scadenza 2017) ma viene additato come uno dei partenti. Anzi, notizia dell'ultima ora, viene dato in partenza per la Roma come capo degli osservatori in un gruppo di lavoro che farà capo all'uomo di fiducia degli americani, Alex Zecca. Dovrebbe invece restare Pedro Pereira, che si occupa del mercato estero e aiuta a mantenere buoni rapporti con Barcellona ed altri grandi club. Il direttore generale Andrea Rogg resterà ma senza più intervenire sul mercato (dopo qualche errore da novizio) e con un occhio rivolto al marketing (si lavora per lo sponsor) e agli affari di Lega, unica nota positiva per i Della Valle.
A breve, rinvii a parte, ci sarà anche il cda per stabilire il budget relativo al mercato. I Della Valle non vogliono passi indietro per quanto riguarda gli obiettivi e, qualunque sia il nome del direttore sportivo, del tecnico e degli altri dirigenti, la Fiorentina dovrà essere ancora competitiva per puntare al sesto anno consecutivo in Europa. Per questo la somma sarà sui venti milioni viste le numerose caselle da riempire nella rosa. Insomma il countdown per le scelte che decideranno il futuro viola è già iniziato.