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TIFOSI-SQUADRA, VOGLIA DI IDENTITÀ

di Luciana Magistrato

Due punti in due gare è il bilancio di queste due gare casalinghe con il piatto che piange ancora, visto che la vittoria manca dalla partita con l'Udinese, il 25 ottobre (in campionato). L'arrivo di Prandelli non ha insomma risolto la sterilità offensiva che contraddistingue purtroppo questa Fiorentina, nonostante due risultati consecutivi comunque positivi e i timidi spiragli fatti vedere da Vlahovic. Certo i due gol sono arrivati su rigore ma sono comunque indice di una grande personalità e di coraggio del serbo che vuole ricambiare la fiducia di Prandelli e che con un eventuale errore - in particolare con il Sassuolo - avrebbe sancito la sua fine. Il bilancio resta dunque drammatico, a livello di realizzazioni e in generale non è felice quello del tecnico di Orzinuovi che chiede ancora tempo, fiducia e pazienza. E qualche aggiustamento sul mercato. Oltre all'aiuto di Firenze.

Sì, perché l'aspetto positivo va visto in una nuova simbiosi tra squadra e tifoseria di cui Prandelli conosce bene il valore. Avere il sostegno o, perché no, la pressione del pubblico che in questi sette giorni hanno dimostrato alla squadra di esserci con i fuochi d'artificio in un caso e con la scorta dall'albergo ieri, non può che fare bene. La forza della Fiorentina è sempre stata l'identificazione con la città e con i suoi tifosi che, nonostante i tanti mugugni per la vittoria che manca, in questo caso hanno risposto "presente" al grido d'aiuto di società e tecnico. I tifosi sono sempre il primo pensiero della proprietà che dal suo arrivo ha puntato sull'entusiasmo della gente (Commisso anche ieri parlando ai giocatori ha chiesto una vittoria anche per i tifosi), così come il legame di Prandelli con i sostenitori più caldi è molto forte e riuscire a trasmettere alla squadra questo legame significa farla scendere in campo con una motivazione forte in più nonostante l'assenza del pubblico e in questo momento di difficoltà in cui variare tecnici, moduli e interpreti ha cambiato poco o nulla in classifica, il carattere e l'impegno in campo sono comunque doti apprezzabili e in grado di dare un'identità forte.