.

TIM CUP, Tutto il magico percorso dei viola

di Andrea Giannattasio

Sale la febbre, l’attesa sta per finire. Domani alle 20:45 la Fiorentina affronterà la Juventus nella semifinale di ritorno di Coppa Italia che potrebbe regalare la seconda finale consecutiva di Tim Cup ai tifosi viola e alla famiglia Della Valle. Un risultato storico già avvenuto una volta (stagioni ’59-’60 e ’60-’61) che portò in dote al club viola il secondo trionfo nella Coppa nazionale nella finalissima-bis contro la Lazio l’11 giugno del 1961 e che potrebbe essere il miglior auspicio per affrontare i bianconeri, già mandati ko all’andata grazie alla super doppietta di Salah allo Stadium. 

Il percorso della Fiorentina in questa competizione però è già di per sé una sorta di impresa, visto che per arrivare alla semifinale di ritorno e partire addirittura con un discreto vantaggio sui campioni d’Italia i viola hanno dovuto superare degli ostacoli davvero difficili. Al di là infatti degli ottavi di finale contro l’Atalanta (dove con un agile 3-1 firmato doppio Gomez e Cuadrado la Viola di Montella liquidò praticamente in 45’ i modesti orobici), è il successo per 2-0 sulla Roma nella Capitale (bissato poche settimane fa in Europa League) che ha aperto la strada ai sogni di gloria dei tifosi: quella notte infatti (era il 3 febbraio) sotto una pioggia battente una doppietta di Gomez (ad oggi capocannoniere del torneo con Di Natale con 4 sigilli) stese la formazione di Garcia, all’inizio della sua inquietante crisi e regalò a Firenze la semifinale con la Juve. La sfida che vale una stagione che domani vivrà il suo atto conclusivo.

Il 2-1 dell’andata infatti (con Storari che - si vocifera - è ancora tramortito dopo la doppietta di Salah) offre un buon margine di vantaggio ai viola, che però dovranno fare attenzione a non scoprirsi troppo: dilapidare l’impresa di inizio marzo mancando una finale più che meritata per il percorso sin qui fatto sarebbe un errore madornale.


Fiorentina-Atalanta 3-1


Roma-Fiorentina 0-2


Juventus-Fiorentina 1-2