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TIRI (E RIMPIANTI) MANCINI

di Andrea Giannattasio

L’ultima sosta di campionato di un 2016, nel suo complesso, decisamente avaro di emozioni permette a tifosi viola ed addetti ai lavori di fare un primo bilancio della porzione di campionato viola già andato in scena e questo soprattutto attraverso le prestazioni di alcuni singoli. Ed in tal senso, la zona di campo che nel corso della recente estate ha subito lo stravolgimento maggiore è senza dubbio la corsia sinistra. Laddove infatti, appena pochi mesi fa, agivano Marcos Alonso (oggi titolare fisso nel Chelsea di Conte) ed il capitano “in pectore” Manuel Pasqual (altro baluardo della linea difensiva d Martusciello ad Empoli), oggi quella striscia di rettangolo verde è diventata di competenza di Maximiliano Olivera e di Hrvoje Milic, giocatori per certi aspetti diversi nelle loro caratteristiche che ancora non hanno saputo aggiudicarsi il primo posto all’interno delle gerarchie di Sousa. 

Al termine delle prime dodici giornate di campionato (undici, ovviamente, per la Fiorentina) i numeri messi insieme da questi quattro giocatori raccontano delle realtà molto chiare: se da un lato infatti, Milic e Maxi hanno fornito ai propri compagni in A rispettivamente uno e zero assist (senza mai peraltro andare in rete) per Pasqual ed Alonso i numeri stanno raccontando altro: il terzino dell’Empoli è quasi sempre uno dei migliori in campo nell’undici azzurro ed ha già collezionato due assist, lo spagnolo oltre ad aver trovato la via della rete proprio in questo week-end (contro l’Everton) ha già fornito un passaggio vincente pur subentrando dalla panchina contro lo United. Numeri diversi dunque. Anche da quelli, per rimanere in casa viola, collezionati dai due ex gigliati nella passata stagione sulle rive dell’Arno.

Dopo le prime undici giornate di campionato, infatti, se Pasqual (partito come riserva) era ancora inchiodato sulla casella 0 per ciò che riguarda gol ed assist, Marcos Alonso era già riuscito a marcare nettamente la differenza per la Fiorentina, grazie a due reti e due preziosissimi passaggi vincenti. Un bilancio, dunque, che al momento pende nettamente in favore della coppia di terzini sinistri della passata stagione, che anche a distanza di qualche mese (ed in piazze diverse) stanno regalando soddisfazioni ai propri nuovi tifosi. Lasciando più di qualche rammarico a chi li ha applauditi in maglia viola fino al maggio scorso e che oggi sta ancora cercando di capire chi sia il vero proprietario di quella fascia così rinnovata.