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TIRI MANCINI

di Andrea Giannattasio

Per un Mancini che a Milano, sponda nerazzurra, piange lacrime amare per un campionato sin qui devastante, ce n'è un altro in casa viola che è pronto a spiccare il volo. E' molto più giovane, è nato in Toscana e probabilmente sarà uno dei protagonisti che scenderanno in campo dal 1' contro la Dinamo Minsk giovedì sera. Il suo nome è Gianluca, e di mestiere fa il difensore centrale della Primavera viola allenata da Federico Guidi. Spalle larghe, alto già 1,90 a 18 anni e fiore all'occhiello (uno dei tanti) del settore giovanile viola, dove è cresciuto dal 2006 ad oggi iniziando da centrocampista e trasformandosi poi in puro centrale. Montella pensa a lui per comporre il terzetto difensivo che tra pochi giorni affronterà in una semi-amichevole la formazione bielorussa, fanalino di coda del girone K. Complice la squalifica di Basanta e la necessità di far rifiatare uno (se non tutti e due...) tra Gonzalo e Savic, Mancini potrebbe addirittura partire dal 1'. Vedremo.

Una maglia coi big della prima squadra che il giovane "Mancio" si era già guadagnato in estate, quando tra il 10 e l'11 di agosto la Fiorentina sbancò prima La Rosaleda di Malaga e poi il Villamarin di Siviglia: per Gianluca, in totale, circa 30' in campo e tanta, tantissima personalità. Una qualità che ha colpito moltissimo Montella, che alla compilazione della lista Uefa non ha avuto alcun dubbio ed ha inserito Mancini nella lista B assieme ad altre promettentissime pianticelle viola come Lezzerini, Bangu e Gigli. Per il difensore classe '96 parlano fino ad oggi i numeri: con la Primavera (capolista del Girone A con 29 punti ed detentrice anche della miglior difesa), Mancini ha sin qui collezionato 12 presenze (non ha saltato una gara), 993' giocati ed appena quattro cartellini gialli, a riprova della correttezza del giocatore. Che adesso sogna di incantare il Franchi con una prova da grande, di quelle che servono per spiccare il volo nel calcio che conta. I riflettori dell'Europa sono accesi.