TORMENTONE MERCATO
Il tempo d’imparare a memoria la classifica rileggendola di continuo e complice lo stop del campionato il tormentone dell’autunno-inverno 2024 è già servito. Nell’ottica del prossimo mercato di gennaio, oggi questione per forza di cose molto più impellente rispetto all’ultima sosta, l’evidenza di casa viola è presto servita, e non può che riguardare il ruolo maggiormente scoperto in rosa.
Inserimento chirurgico - Il titolo del tormentone di cui sopra è servito ed echeggia da tempo intorno alla società viola, inevitabilmente sospinto dalle difficoltà mostrate dalla Fiorentina quando ha dovuto fare a meno di Moise Kean. Si dirà che chiunque, con un attaccante in stato di grazia come quello di Palladino, risulterebbe dipendente dalle sue fortune sotto porta, ma è impossibile ignorare come nel gruppo a disposizione del tecnico non ci sia un’alternativa spendibile al posto del centravanti della Nazionale. Chiarito come e quanto sia risultata decisiva la fiducia riposta in Kean nella sua partenza sprint, alla dirigenza spetterà un compito non facile, un vero e proprio innesto chirurgico che non alteri nessun equilibrio, tanto più nell’orbita dell’indiscutibile titolare che è e resta Kean.
Squadra che vince, non si cambia - Anche perché andare a toccare un meccanismo apparso ai limiti della perfezione tra ottobre e inizio novembre rischia di diventare pericoloso. E’ forse su questa linea che il resto del mercato della Fiorentina potrebbe svilupparsi tra un paio di mesi, andando sì ad aggiungere qualcosa in attacco per i tempi meno fortunati ma senza sconvolgere un assetto che fa invidia. Se in difesa l’arrivo di Valentini può aprire scenari in uscita, gli stessi che il procuratore di Biraghi e Parisi ha già chiamato in causa, in mezzo al campo la riflessione è aperta anche solo per motivi numerici. Di certo i venti in arrivo da Roma, gli stessi che raccontano di una Fiorentina già disposta ad anticipare il riscatto di Bove, confermano come anche in casa viola il mercato si stia avvicinando a passi da gigante. Con tutte le responsabilità del caso, dettate da una squadra attualmente al secondo posto in classifica.