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TORNA TATA?

di Giulio Incagli

L’ambiente in casa Fiorentina è elettrico. La doppia batosta subita contro il Siviglia ha messo a nudo debolezze e difetti interni all’area tecnica e soprattutto societaria. Le parole ficcanti, decise e pungenti di Vincenzo Montella hanno fatto da spartiacque a continui malumori che ormai da giorni aleggiano intorno alla Fiorentina. Adesso anche la Curva Fiesole, il cuore del tifo gigliato, ha preso la propria posizione (LEGGI QUI). Netta, decisa. Con accuse facilmente leggibili, seppur tra le righe, e individuando i responsabili che rallentano l’ingranaggio viola. Su tutti il Presidente esecutivo, Mario Cognigni, in prima fila sul banco degli imputati - per inciso nel comunicato vengono richieste le sue dimissioni - quale immagine di una società che ha contribuito ad allontanare la città dalla squadra anche attraverso una gestione spesso poco limpida.

Insomma, nel subbuglio generale, i tifosi viola invocano chiarezza e, citando anche gli ultimi casi in ordine di tempo, dal mancato rinnovo di Neto, passando per le parole di Marko Marin sul suo arrivo a Firenze all’insaputa di Montella, arrivando alla paradossale gestione portieri, non possiamo certo biasimarli. Dicevamo di Neto e Tatarusanu. Oggi, dopo più di tre mesi, dovrebbe toccare nuovamente al rumeno coprire la porta viola, dopo che una lombalgia lo ha messo k.o. dal 22 febbraio ad oggi. Tante ombre e pochissime luci. Una gestione quantomeno “particolare”, con il primo report che parlava di 10 giorni fuori per il numero uno ex Steaua. Dopo il mancato rinnovo di Neto, una scelta era stata fatta e Tatarusanu aveva risposto presente dimostrando di poter raccogliere l’eredità del brasiliano, ormai promesso sposo della Juventus, e mettendo a tacere anche i più scettici a suon di buone prestazioni. Poi i problemi alla schiena dopo il pareggio interno col Torino e tanti saluti caro Tata… Potremo riassumerla così. Con Neto, ormai non più patrimonio della Fiorentina, che si è ripreso in grande stile la maglia da titolare e non l’ha mollata neanche dopo il rientro in gruppo del rumeno. La poca chiarezza sopracitata, non ha permesso a nessuno di smentire le voci mosse dai più maliziosi su un Tatarusanu ormai pronto a rientrare, costretto alla panchina per scelta tecnica. Impossibile certificare tale tesi, ma sarebbe bastato parlar chiaro fin da subito: “gioca Neto perché dà più garanzie”. Una scelta discutibile, certo, considerando soprattutto l’armadietto che la Vecchia Signora gli ha già riservato per il prossimo anno, ma almeno sarebbe stata salvaguardata la credibilità della società.

Le ultime indiscrezioni parlano di un Tatarusanu in netto vantaggio su Neto per la gara di stasera col Parma. Staremo a vedere, ma la gestione dei portieri in casa Fiorentina, resta comunque un qualcosa di paradossale.


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