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TRA BLUFF E VERITA'

di Marco Gori

E così è tornato a parlare Pantaleo Corvino. Scelta forse inevitabile, visto che è ormai una tradizione che il ds viola intervenga in occasione della presentazione di un nuovo acquisto, ma sicuramente discutibile. Soprattutto in un momento come questo. Ma tale aspetto lo affronteremo in un’altra sede. Qui ci interessa capire se è possibile estrapolare dalle parole del dirigente salentino qualche indicazione riguardo alle prossime mosse della Fiorentina.

Ovviamente, da uomo di mercato qual è, Corvino su molte situazioni non si è potuto e non si è voluto sbilanciare. Di sicuro pensiamo che abbia detto il vero sulle quelle di Riccardo Montolivo e Alessio Cerci. Situazioni che gran parte dei media aveva già interpretato correttamente, anche se quel “vedremo” riguardo all’esterno romano e l’ipotesi di una cessione all’estero paventata per il centrocampista azzurro aprono nuove prospettive.

Difficile credere invece alle smentite sulla trattativa per Alberto Gilardino. Se Pantaleo Corvino, tesserato dell’ACF Fiorentina, dice che è arrivata un’offerta ufficiale per Alessio Cerci ed una “indecente” per Montolivo gli crediamo. Perché non dovremmo allora credere a Enrico Preziosi e Stefano Capozucca?

Ci preoccupa piuttosto il suo divagare riguardo al possibile acquisto di Ramirez. Il che ci fa pensare che forse quella frenata di cui molti quotidiani hanno parlato stamani ci sia davvero stata. Anche in questo caso Corvino, giustamente, deve fare innanzitutto i propri interessi –ovviamente nel senso buono del termine- perché frenata non significa fallimento. Però non dimentichiamo che quello del trequartista uruguayano è uno dei pochi nomi in grado di infiammare i cuori dei tifosi viola. E che Corvino non lo hanno ascoltato solo i giornalisti e gli esponenti delle società avversarie, ma tutta Firenze. Che già ha subito una bella batosta col mancato arrivo di Aquilani. Le situazioni dei due giocatori appena menzionati, dal punto di vista mediatico, sono assai diverse tra loro. Perché nessun tesserato della Fiorentina ci risulta si sia finora esposto sul nome di Ramirez. Ecco quindi che se l’uruguayano non dovesse arrivare, sarebbe giusto, ovviamente a mercato chiuso, spiegarne i motivi. Con chiarezza e semplicità, senza accampare scuse come nel caso del centrocampista romano. Capiamo che ciò non è facile, perché se a far saltare l’affare sarà l’impossibilità di cedere Felipe al Bologna, qualche rimorso lo avrà giocoforza anche chi si è fatto fregare dall’Udinese un anno e mezzo fa.

Ma la cosa che più ci sconforta è che si parli ancora di “scontenti” e di “attaccamento alla maglia” esattamente come tre mesi fa. Mancano 12 giorni alla fine del mercato e otto all’inizio del campionato. Certe situazioni a quest’ora dovevano essere già risolte. E se ciò non è stato o non sarà possibile, inutile stare a ricamarci sopra. Perché c’è il rischio che proprio di tanti scontenti sia composta la Fiorentina edizione 2011/2012.