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TRA DISINTERESSE E AFFARI: L'ASSE FIRENZE-EMPOLI TORNA A BRILLARE

di Andrea Giannattasio

Trenta chilometri e spiccioli di distanza sulla carta, un abisso (o poco meno) di divario quando si tratta di pallone. Storie e metodi diversi quelli sul mercato di Empoli e Fiorentina, che con l’affare Fabiano Parisi ormai prossimo alla conclusione - se si eccettuano alcuni prestiti di minore entità come quelli, in passato, di Vecino, Zurkowski, Dragowski e Terzic (per non parlare di Terracciano, poi passato definitivamente in viola per una cifra molto bassa) raramente hanno saputo dialogare con costanza in sede di campagna acquisti e cessioni. E tutto ciò a prescindere da chi fosse il proprietario del club di Viale Fanti, visto che per risalire all’ultimo vero colpo messo a segno dalla Fiorentina da casa azzurra si deve risalire addirittura al gennaio 2017, quando al Franchi sbarcò Riccardo Saponara (guarda caso da poco svincolato) per 10,5 milioni di euro.

In mezzo, nella giungla del calciomercato, tanti affari sfumati (quello - pazzesco - di Hamed Traorè che ormai aveva firmato con la Fiorentina ma che poi non fu tesserato nel giugno 2019 per presunti problemi di salute), qualche scommessa persa (Rasmussen ne è l’esempio più eclatante) e - ogni tanto - un sano, reciproco disinteresse. Normale se si pensa che il primo vero affare tra l’Empoli e i viola (prima che i club tornassero a dialogare nel 2014 con il prestito di Vecino) risaliva all’inverno del 1999, quando Cecchi Gori - per una Viola campione d'inverno rimasta orfana di Batistuta per infortunio e di Edmundo per saudade - scelse di puntare su Ficini. Il risultato? Appena 13 presenze, 0 reti e un posto di merito nel grande dimenticatoio viola (sette anni dopo lo scambio Berti-Cejas assunse l'aspetto di una cortesia fra gentiluomini e nulla più).

L’arrivo in viola di Parisi, tuttavia, sembra aver definitivamente disteso i rapporti tra il club di Commisso e quello del presidente Corsi (“Ho un rapporto sereno con i viola, ho fatto il viaggio in treno assieme a Barone pochi giorni fa e abbiamo scherzato” ha dichiarato ieri il numero uno azzurro) che dunque - in futuro - potrebbero anche pensare di poter avere un dialogo privilegiato quando qualche futuro talento azzurro vorrà provare la scalata dalla Provincia a una società di maggior livello. Onde evitare che si possa ripetere un caso come quello che ha visto protagonista Vicario, cercato a lungo dai viola ma alla fine volato oltremanica.