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TRA GIALLO E TRAGICOMMEDIA: I 57 GIORNI DI SABIRI A FIRENZE

di Alessandro Di Nardo

Poco più dell'esperienza di Ciccio Graziani sulla panchina viola. Poco meno di una stagione balneare. Questa la durata dell'avventura di Abdelhamid Sabiri alla Fiorentina. Acquistato dalla Samp a gennaio ma arrivato a Firenze l'11 luglio dopo sei mesi di prestito in blucerchiato, i 57 giorni di Sabiri in viola somigliano molto ai 44 di Brian Clough sulla panchina del "maledetto Leeds United", descritti nel film di Tom Hooper. 

Un vortice schizofrenico di incomprensioni e litigi fino ad arrivare al prematuro divorzio, determinato soprattutto dalla prima uscita stagionale col Genoa - ancora a Marassi, dove cinque mesi si era consumata un'altra fragorosa rottura con la Sampdoria di Stankovic. Allora, contro la Salernitana, il banco saltò per una sostituzione anticipata, stavolta l'astio con Italiano si crea per il mancato ingresso del marocchino nel finale. 

E dire che l'avventura di Abdelhamid da Goulmima, almeno in campo - dove si era affermato come il miglior marcatore della tourneé estiva- era nata sotto una buona stella. Ma, ancora una volta, il talento marocchino ha pagato una difficile collocazione tattica e soprattutto un atteggiamento indolente in campo ed un carattere irrequieto fuori, che si è subito sovrapposto male ai metodi di lavoro di Italiano - ma in generale, vedendo anche i precedenti, verrebbe da estendere questa considerazione al calcio professionistico ad alti livelli in generale.

Quando poi una manciata di giorni fa, Sabiri si è visto partire Amrabat, connazionale e grande amico, che aveva rivestito un ruolo importante nella sua decisione di trasferirsi in viola, il classe '96 ha capito che il suo tempo a Firenze era terminato ed ha deciso di forzare l'unica uscita di emergenza che rimaneva a settembre, ovvero il trasferimento all'Al-Fayha (in Arabia). Anche se partito con la formula del prestito con diritto di riscatto, è presumibile pensare che si concluderà così,  in pochi miseri atti e con zero minuti giocati in gare ufficiali, la tragicommedia di Abdelhamid Sabiri in viola, un'oscura pellicola durata solamente 57 giorni.