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TRA I GRANDI

di Tommaso Bonan

Una crescita esponenziale. Che sta stupendo - probabilmente - anche gli ultimi scettici. L'ascesa di Federico Bernardeschi, del resto, è di quelle rumorose. Di quelle che non lasciano indifferenti. Ed infatti, non da poco sono i giudizi che man mano il giovane di Carrara ha raccolto soprattutto nell'ultimo periodo. Nomi di primo piano, tra l'altro, che non si sono risparmiati nell'elogiarlo: Lippi, Prandelli, Conte (CT del presente e del passato), vecchi allenatori, addetti ai lavori, colleghi e per ultimo Luigi Di Biagio - tecnico dell'Italia Under 21 -, che senza troppi giri di parole ha confessato come "il ragazzo sia già pronto per la Nazionale maggiore".

Un bell'attestato di stima, che ha subito trovato la soddisfazione dello stesso Bernardeschi: "Sarebbe un onore". Come dargli torto. Alla prima stagione tra i grandi, come se nulla fosse. I numeri e le giocate sono lì a testimoniare che la fiducia di Sousa non è frutto della casualità. La duttilità è l'elemento che lo rende quasi unico nel suo genere (nella Fiorentina ma non solo)  e che - a maggior ragione - adesso potrebbe aprirgli le porte verso nuovi record. L'infortunio di Kuba costringerà Sousa a fare delle scelte ancora più nette, passando da un Gilberto tutt'altro che esperto ad un Berna, appunto, che al momento rappresenta una delle (molte) certezze viola. 

Giovane, forte, italiano. Col 10 sulle spalle. Il prototipo, in sintesi, del giocatore del futuro, che ha già ricevuto la "benedizione" dei più grandi tecnici. Come i predestinati del calcio...