TRA I PALI
Una sfilza di "No". Li ha pronunciati ieri sera Daniele Pradè, ospite della trasmissione di calciomercato su Sky. Tutti riferiti agli obiettivi, presunti o meno, che ultimamente sono stati accostati alla Fiorentina. Preatattica o meno, quella del neo diesse viola è gioco forza una strategia obbligata. Per le situazioni contingenti, e per i tempi che impongono altri colloqui, come quelli sulle comproprietà.
In mezzo a tante smentite, però, la "trasparenza" tirata in ballo da Pradè (e che tanto bene farebbe alla Fiorentina) ha confermato almeno un paio di aspetti. Il primo è che Cerci possa rappresentare un tipo di giocatore utile al gioco di Montella. Un esterno offensivo a destra che possa consentire al tecnico viola di confermare il tridente offensivo già utilizzato in quel di Catania. Il secondo, invece, è che tra i pali la Fiorentina potrebbe cambiare volto.
Con Boruc sempre più lontano da Firenze (le richieste d'ingaggio del polacco fanno il paio con l'opzione non esercitata dai viola) e tutte le incertezze del caso che riguardano Neto, Pradè monitora da vicino anche il mercato dei portieri. Viviano, in tal senso, sarebbe l'opzione migliore. Per le qualità del portiere, e per quell'aspetto non trascurabile di "fiorentinità" che Emiliano si porta dietro. Facile prevedere, del resto, che effetto potrebbe fare al "Franchi" veder scendere un campo un tifoso viola.
L'alternativa a Viviano sembra essere Rosati, ex Lecce, ma finito al Napoli con due sole presenze quest'anno (una delle quali proprio a Firenze nel 3-0 degli uomini di Mazzarri). Ci vorrà tempo, comunque. Perchè il futuro Viviano, ad esempio, è legato anche all'eventuale arrivo di Handanovic all'Inter, e perchè come da più parti riferito, la Fiorentina per il momento non può far altro che attendere. Che si chiarisca l'affaire Jovetic, o che arrivino offerte adeguate per giocatori come Vargas che possano aiutare le casse a respirare. Ma intanto l'indicazione è arrivata, e a Firenze, tra i pali, potrebbero arrivare presto volti nuovi.