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TRA L'ARNO E IL RIO DE LA PLATA

di Dimitri Conti

Non sono direttamente collegati tra loro, anzi si potrebbe sostenere che non c'entrino niente l'uno con l'altro. Ma curiosamente la data del 10 agosto 2021, vista dal punto d'osservazione d'un fiorentino, ha portato allo strettissimo collegamento tra tre giocatori argentini, due dei quali indiscutibili campioni, tra cui uno di quelli che ha scritto pagine indimenticabili di storia della Fiorentina. La speranza del terzo è di poter rientrare un giorno in entrambe le categorie.

Il primo è quello che con la Fiorentina c'entra meno. Anzi nulla, se si esclude un incrocio in un'amichevole estiva datato ormai ben oltre dieci anni fa. Il punto è che Lionel Messi c'entra con il calcio e tutto ciò che gravita intorno al pallone che rotola. Il suo addio al Barcellona e l'approdo ufficiale al Paris Saint-Germain, reso concreto da poche ore, sono momenti che (ri)scrivono la storia del gioco.

Chi invece ha contribuito a quella della Fiorentina, e non poco, è Gabriel Omar Batistuta. Proprio nella giornata di ieri, da poco mandata in archivio, ricorrevano i 30 anni dal giorno in cui Mario Cecchi Gori disse sì, che avrebbe pagato 12 miliardi di lire al Boca Juniors in cambio di quell'attaccante ancora gracilino, ma che a Firenze si sarebbe trasformato nel Re Leone.

Ogni argentino che giochi a centrocampo in su e arrivi a Firenze, si ritroverà inevitabilmente a dover fare i conti con il suo pesante paragone. Chiedere a Simeone junior, per avere qualche conferma più recente. L'ultimo arrivato, e spesa da record nella storia viola, Nicolas Gonzalez si muove su una zona di campo che - per sua fortuna, verrebbe da aggiungere - gli eviterà comparazioni troppo dirette e ingombranti. La sua speranza, anche per la cifra che la Fiorentina ha speso per averlo e soffiarlo alla concorrenza inglese del Brighton, è di poter ripercorrere quel filo immaginario che collega l'Arno e il Rio de la Plata, quella linea che collega Firenze con l'Argentina.