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TRA LINEA MORBIDA E LINEA CHELSEA

di Marco Gori

Dopo il giorno della sentenza e quello delle dichiarazioni ufficiali, ecco arrivare il giorno delle ipotesi. Al centro dell'attenzione, ovviamente, Adrian Mutu, il cui nome stamani ha riempito le pagine di gran parte dei quotidiani, locali e nazionali, sportivi e non. C'è chi parla di decurtazione dello stipendio e chi riporta le dichiarazioni dei legali del Rumeno che vedono come ingiusta una politica del genere, c'è chi ne prevede la cessione e chi giura che la società tenterà di recuperarlo. Una cosa è certa: e l'hanno confermata a radio, quotidiani e siti internet, incluso il nostro, esperti di calcio di ogni genere: Adrian Mutu ha creato alla Fiorentina un grosso danno, sia dal punto di vista prettamente sportivo che da quello di vista economico. Un anno fa si diceva che la Fiorentina giocava meglio senza Mutu, quest'anno, dati alla mano, si può affermare quasi con certezza che con le reti del Rumeno forse la stagione della Fiorentina non si sarebbe conclusa con un mese di anticipo. E nella politica dell'autofinanziamento un giocatore la cui valutazione passa in meno di due anni da 20 milioni a meno di un terzo non è certo un elemento utile. Viviamo per fortuna in un Paese dove un minimo di tutela per i lavoratori esiste ancora. E pertanto non ci sognamo nemmeno, e neanche speriamo, che la Fiorentina segua nei confronti di Adrian Mutu una politica come quella adottata dal Chelsea anni orsono. Ma chiediamo alla società fermezza e, soprattutto, chiarezza, quella chiarezza che troppo spesso è venuta a mancare in questa stagione disgraziata.