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TRA SOGNI E NUOVI ASSALTI

di Andrea Giannattasio

E anche l’Europa diretta, da ieri sera, è ancora più vicina. E di conseguenza il Milan di Gattuso appare finalmente un po’ più “normale”. Il ciclo di partite che sono andate in scena tra martedì e ieri per il recupero della 27ª giornata hanno consegnato alla Fiorentina la consapevolezza che lottare per l’Europa League per la formazione di Pioli sia diventato a questo punto quasi un imperativo. E questo non soltanto per ciò che riguarda il 7° posto (dove i viola stazionano con merito da quasi 48 ore, dopo il successo di Udine, assieme a Samp e Atalanta) ma anche per la 6ª piazza. Quella occupata attualmente dal Milan, bloccato ieri sullo 0-0 dall’Inter in un derby di Milano dai contenuti tecnici agghiacciati (e a renderlo tale ci hanno pensato anche gli ex Kalinic e Borja Valero, subentrati in corso d’opera senza mai riuscire ad incidere).

Un traguardo impensabile fino a poche settimane fa, se si pensa che la Fiorentina ha recuperato nel giro di un mese ben 9 punti alla Sampdoria e 5 al Milan, adesso ad appena +4 sui viola. Diventando così una seria candidata per un piazzamento europeo al fotofinish di questo campionato che ancora ha tanto da dire per un po’ tutti i traguardi, dallo scudetto alla zona retrocessione. Quella di Pioli, del resto, è la squadra più in forma del momento. Nessuno, nemmeno Juve e Napoli, è infatti reduce da una striscia positiva così lunga come quella messa insieme dalla Fiorentina, che sabato contro la Roma (ieri ko a Barcellona) va a caccia della 6a vittoria consecutiva. Sognare, adesso, si può. E dopo l’Olimpico il calendario e il rientro di Badelj daranno ancora una mano.