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TRA SPERANZA E CABALA: LUCCHESI SOGNA DI IMITARE LA PRIMA DI NASTASIC

di Alessandro Di Nardo

All’alba di una settimana che porterà la Fiorentina a sfidare il Milan nel match del Franchi in programma sabato sera, in casa viola desta parecchia preoccupazione la situazione del reparto difensivo: squalificati Lucas Martinez Quarta e Nikola Milenkovic, sabato sarebbe dovuto tocare a Matija Nastasic, tornato però anzitempo dagli impegni con la nazionale per un problema al polpaccio. A sei giorni dalla sfida ai rossoneri l’unico centrale di ruolo disponibile per Vincenzo Italiano è Igor.

Il tecnico viola si dovrà quindi inventare qualcosa dietro ed in tal senso la novità è la presenza oggi al Centro Sportivo di Lorenzo Lucchesi, difensore centrale tra le rivelazioni dell’ottimo avvio di stagione della Fiorentina Primavera. Fiorentino di nascita, classe 2003, mancino naturale, Lucchesi inizia il percorso giovanile proprio nel 2011 ma è nella Juventus che compie la maggior parte della crescita fino al settembre 2020, quando la Fiorentina prima lo prende in prestito dai bianconeri e poi nell’estate scorsa lo riscatta. Mister Alberto Aquilani lo pone subito al centro della difesa e con i baby viola colleziona sette presenze da titolare su sette, siglando anche un gol a settembre contro il Sassuolo, un colpo di testa decisivo che dà inizio alla striscia tutt’ora aperta di successi della Fiorentina. La qualità tecnica con cui riesce a impostare il gioco da dietro è una caratteristica che sin dai primi anni alla Juventus l’ha fatto accostare dagli addetti ai lavori al suo idolo Leonardo Bonucci e proprio per questa sua dote peculiare sembra che Italiano osservi con attenzione il suo sviluppo.

In attesa del responso sull’infortunio di Nastasic, Italiano ha voluto vedere da vicino il classe 2003 e chissà che contro il Milan non possa essere lui la carta a sorpresa del mazzo viola. Dall’emergenza nascono spesso opportunità imperdibili: lo sa bene proprio Nastasic, che dieci anni fa, nel novembre 2011, esordì dal primo minuto con la Fiorentina proprio contro il Milan. Le similitudini sono suggestive: anche il serbo aveva l’età di Lucchesi (18 anni) e fu buttato nella mischia da Sinisa Mihajlovic per sopperire alle numerose assenze (Camporese e Felipe non al meglio e Natali squalificato). Anche allora il Milan arrivava al Franchi da prima e davanti faceva paura, con la linea di continuità con l’attuale squadra rappresentata dal totem Zlatan Ibrahimovic. Il debutto di fuoco andò alla grande per Nastasic, che imbrigliò Ibra ed i suoi in una partita che finì 0-0. Tra speranza e cabala, la possibilità che sabato sia Lucchesi ad affiancare Igor è ad oggi una mera suggestione, ma la presenza del diciottenne nell'allenamento della prima squadra mostra l'attenzione di Italiano nei confronti del settore giovanile.