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TRE PARTITE CHE PARLANO D'EUROPA

di Luciana Magistrato

Tre partite decisive. La Fiorentina, forte di un settimo posto guadagnato grazie alla striscia di sei vittorie, dovrà ora concentrarsi per ottenere il massimo da queste tre partite in otto giorni. Un filotto importante per l'Europa, senza farsi distrarre dal romantico ritorno di Leonardo Semplici al Franchi e senza sottovalutare soprattutto la voglia della Spal di restare in serie A. Un primo importante passo per confermare quanto di buono, il cuore e l'anima in nome di Astori, la Fiorentina ha fatto fin qui. Pioli dovrà dosare bene anche le forze perché mercoledì arriva al Franchi una Lazio forse più stanca della Fiorentina tra El e derby (anche se in Coppa stasera potrebbe concedersi una passerella a Salisburgo visto il risultato dell'andata), ma sempre tra le quattro squadre più forti in Italia.

La domenica successiva i viola andranno a Sassuolo (a Reggio per l'esattezza) ed anche in quel caso dovranno fare i conti con una squadra che potrebbe aver bisogno di punti -dipenderà dalla corsa salvezza delle altre appunto - e che rispecchia spesso (non sempre) l'animo battagliero dell'allenatore, l'ex viola Iachini. Un filotto dunque da affrontare con attenzione e soprattutto con la consapevolezza che ormai tute le avversarie aspettano i viola come si aspetta una big o comunque una squadra in grande forma, pronte dunque a dare il 101 per cento e senza pensare che l'ultima gara di aprile porterà a Firenze il più temibile Napoli. I viola dovranno ripartire dal loro spirito di unità e sacrificio se non vorranno buttare al vento quanto di buono fatto finora. Con il pubblico che dovrà dare una grossa mano, riempiendo lo stadio.