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TRE PIÙ DUE

di Tommaso Loreto

A prima vista l’azzardo pareva in attacco, con la coppia Chiesa-Ribery e i due sfidanti Boa-Vlahovic relegati in panchina, in realtà il colpo grosso Montella l’ha cercato in difesa. Inserendo Caceres nonostante le poche ore di allenamento in gruppo, e tornando a tre davanti a Dragowski. Una scelta assecondata dagli esterni di centrocampo, con Lirola a destra e Dalbert a sinistra. Tra i due alla fine è stato il brasiliano quello a prendersi maggiori licenze offensive, lo spagnolo ha lavorato più in copertura. 

Ne è venuta fuori una squadra rapida, dalle idee chiare, alla quale è soprattutto mancato lo stoccatore finale. L’indicazione però resta preziosa, ed è una prima traccia lungo il cammino della stagione. La scelta della linea a tre, con i due esterni di centrocampo a rinforzo, sembra già convincere, tanto da attendersi conferme nella prossima difficile trasferta contro l’Atalanta.

Più in generale è stata la quadratura raggiunta nella fase difensiva a consentire al resto della squadra il palleggio al cospetto della Juve. I bianconeri hanno mantenuto un possesso palla sterile, la Fiorentina ha invece affondato il colpo a più riprese. Segno che anche il lavoro del tecnico comincia a prendere corpo. Impensabile, in questo momento, fare a meno di Castrovilli diventato in fretta motore di qualità del centrocampo viola. Prime certezze stagionali, in attesa che in attacco Pedro s’inserisca nella corsa al ruolo di punta che per ora Montella ha accantonato. A favore di un 352 che alla prima uscita ha funzionato a dovere.