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TRE SFIDE PER ITALIANO

di Alessandro Di Nardo

Il mercato della Fiorentina si è concluso senza botti di fine sessione ma con la consapevolezza di aver ritoccato e rafforzato la squadra. Gli acquisti estivi vanno a completare un organico che presenta però almeno tre calciatori che, per un motivo o per l’altro, in viola non hanno mai espresso a pieno le loro potenzialità: Sofyan Amrabat, Riccardo Saponara e Aleksandr Kokorin sembrano ad oggi i più marginali elementi del gruppo squadra di Vincenzo Italiano, il quale, per esigenze tattiche e anche “aziendali”, dovrà comunque cercare di dare un senso al loro soggiorno a Firenze. 

Il marocchino è stato, soprattutto negli ultimi giorni di mercato, in cima alla lista dei partenti; alla fine non si è trovato un accordo né col Torino (la squadra che è sembrata più vicina all’acquisto) né con le altre ed il classe ’96 si appresta a cominciare il suo secondo anno in viola da mancato esubero. Complice la pubalgia che lo ha costretto all’operazione, Amrabat ha saltato gran parte della preparazione e non ha collezionato nemmeno un minuto nelle tre sfide ufficiali (Cosenza in Coppa Italia, Roma e Torino), con Italiano che nel finale della partita contro il Toro ha preferito inserire Alfred Duncan, un altro che sembrava ai margini del progetto.  La mancata partenza in estate è dovuta anche alla necessità di non produrre una minusvalenza con la sua cessione visto che Amrabat, pagato un anno e mezzo fa più di 10 milioni di euro, ha più che dimezzato il suo valore e recuperarlo per Italiano diventa quindi una necessità per salvaguardare l’investimento fatto da Commisso.
 

Kokorin è un oggetto misterioso che gravita intorno al Centro Sportivo di Campo di Marte da ormai otto mesi: arrivato nel mercato di riparazione a inizio anno, il russo ha collezionato solo quattro spezzoni  in viola (91 minuti totali), prima di una serie quasi interminabile di acciacchi fisici. Durante il ritiro di Moena Italiano lo ha provato da prima punta al posto di Vlahovic, accantonando l’idea di farlo partire esterno.  In estate la società viola non è intervenuta né è sembrata voler intervenire per cercare una seconda punta e allora Sasha diventa l’unica alternativa al centravanti serbo.

Discorso diverso per Saponara:  il numero otto è al terzo atto della sua storia con la Fiorentina; nella seconda metà della stagione scorsa, proprio con Italiano allo Spezia, il centrocampista è sembrato poter dare anche un pizzico di continuità in più alle sue prestazioni e quest’anno è stato impiegato, seppur negli scampoli finali di partita, in tutti e tre i match. I numeri che Ricky ha nei piedi e l’elevato tasso tecnico delle sue giocate costituiscono un tesoretto che il tecnico viola sembra voler sfruttare e in più ruoli. Provato sia da esterno d’attacco che da mezz’ala, Saponara può essere  il jolly offensivo di questa stagione, il giocatore che, insieme a Castrovilli, può dare qualità dalla trequarti in su.

Necessità, mancanza di alternative e duttilità: queste le motivazioni che potrebbero portare Italiano a recuperare i tre. I loro innesti possono essere fondamentali visto anche il tipo di gioco ad alta intensità che chiede il tecnico siciliano: Italiano è infatti l’allenatore che nella scorsa stagione ha effettuato più cambi (180 su 190). Chiuso il mercato, i viola dovranno farcela con quello che hanno a disposizione, e chissà che almeno uno dei tre punti di domanda della rosa non si trasformi in punto di forza.