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TRIPLICE SFIDA

di Iacopo Barlotti

Adesso possiamo dirlo con i crismi dell'ufficialità. Possiamo scandirlo, il calendario di fuoco. Domenica 9 marzo: Juventus-Fiorentina (campionato). Giovedì 13 marzo: Juventus-Fiorentina (Europa League). Domenica 16 marzo: Fiorentina-Chievo (campionato). Giovedì 20 marzo: Fiorentina-Juventus (Europa League). Undici giorni, concentrati fra Torino e Firenze, in cui andrà in scena per tre volte la sfida contro gli arcirivali bianconeri.

Sarebbe troppo facile dire che fin qui - in stagione - la Fiorentina ha battuto tre volte su tre la Juventus (una in prima squadra, 4-2 a ottobre; due in Primavera, 2-0 e 3-0, non più di qualche settimana fa). La realtà è che le tre sfide di metà marzo arrivano nel momento clou di una stagione in cui gli uomini di Antonio Conte non sembrano intenzionati a mollare di un centimetro. A chi sperava in un nuovo effetto-Turchia, i bianconeri hanno risposto bissando stasera il 2-0 della gara di andata al Trabzonspor, permettendosi anche il lusso di sostiuire Pogba dopo mezz'ora del primo tempo per farlo riposare. Senza dimenticare il ruolino di marcia inarrestabile della Juve in campionato, dove solo una squadra è riuscita finora a batterla: la Fiorentina. Che a marzo non avrà Rossi ma potrà contare su un Gomez tornato - si spera - in condizioni accettabili.

Un "derby" che non ci voleva per il calcio italiano. Persa anche la Lazio (che domenica sera al Franchi sarà reduce dalle fatiche della trasferta in Bulgaria), rimangono il Napoli (affronterà il Porto) e la sfida fratricida fra viola e bianconeri a rappresentare il pallone nostrano in una Europa League che forse - finalmente - comincia ad essere presa sul serio un po' da tutti. "Potendo scegliere, la Juve è la squadra che più volentieri avrei evitato" ha spiegato Montella una volta sbrigata la pratica Esbjerg. Gli ha fatto eco, un migliaio di chilometri più in là, l'ex viola Osvaldo: "Avrei evitato la Fiorentina, è una grande squadra, che gioca bene" ha detto. Peggio non poteva pescare, insomma, il buon Ciro Ferrara, in quel sorteggio di dicembre, visto anche quel che è rimasto in gioco: Tottenham-Benfica, Lione-Viktoria Plzen, AZ Alkmaar-Anzhi,   Ludogorets-Valencia,  Porto-Napoli,  Siviglia-Betis Siviglia, Basilea-Salisburgo. Probabilmente qualsiasi delle altre 14 squadre sarebbe stata preferibile alla Juve.

Marzo pazzerello, in campo e fuori. Sarà (anche) la sfida fra Della Valle e Agnelli, che si sono pungolati non poco nelle scorse settimane. Una botta di adrenalina concentrata in undici giorni. E ne vedremo delle belle, comunque vada. C'è da giurarci.