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TU QUOQUE VINCENZO

di Tommaso Loreto

I casi del destino, quelli che neanche se li pensi prima riesci a farli uscire così beffardi. Nessuno fa eccezione, Fiorentina inclusa. Un finale di stagione già di per sé imperscrutabile si tinge oggi dei colori del passato, e se per i viola non è una novità ritrovarsi a duellare per l'Europa con il Milan, il fattore inedito è rappresentato dall'ex di turno. Che se ne sta seduto sulla panchina avversaria.

Perchè con l'Inter alle prese con l'imminente rivoluzione, dalla guida tecnica all'avvento di Sabatini, è soprattutto il Milan la squadra più vicina al sesto posto, e il calendario delle prossime due giornate gioca decisamente a favore proprio di Vicenzo Montella. Lui che, nel suo primo anno a Firenze, si era visto sfilare sotto gli occhi il quarto posto (con conseguente qualificazione ai preliminari di Champions League) a favore di un Milan spesso passato su rigore.

Altri tempi, altre storie, altre Fiorentine come quelle allenate da Montella nelle sue tre stagioni fiorentine. Intanto, però, giusto per ricordare meglio non sono mancate sviste arbitrali puntualmente a sfavore dei viola (i rossoneri, per esempio, soltanto nell'ultima gara hanno trovato il pareggio a Bergamo in fuorigioco).

Insomma, se sul fronte arbitrale la musica è sempre la stessa, la storia in panchina si è rovesciata, almeno giudicando il ruolo dell'Aeroplanino. I rossoneri che se la giocheranno con Bologna e Cagliari e i viola di Sousa a rincorrere in attesa di affrontare Napoli e Pescara. Sulla carta servirà una vera e propria impresa alla Fiorentina, ma tanto vale provarci. Anche a costo di ritrovarsi, nonostante tutto, a sussurrare a denti stretti: “Tu quoque, Vincenzo”.