TURNOVER, EQUILIBRIO E L'INSEGNAMENTO DI BOSKOV
La sconfitta subita dalla Fiorentina ieri a San Siro contro l'Inter è stata la peggiore da tanto tempo a questa parte. Inutile nasconderlo, sarebbe come far finta di non guardare e sarebbe anche peggio. Il playoff di giovedì e le energie spese per accedere ai gironi di Conference sono senza dubbio un attenuante, ma è anche giusto leggere con attenzione il motivo di una resa così palese.
Il primo è evidentemente legato alle scelte di Italiano. Lo ha detto anche il tecnico a fine partita, prendendosi il 100% delle responsabilità. La squadra scelta per iniziare la partita era sulle gambe ancor prima di scendere in campo. Passi la decisione di confermare Arthur, vista l'assenza per squalifica di Maxime Lopez, ma oltre al brasiliano c'erano almeno altri 3-4 giocatori che avevano bisogno di rifiatare.
Di questi tempi, un anno fa, Italiano veniva criticato perché aveva l'ardire anche di cambiare 9 calciatori su 11 di partita in partita. Ieri, a inizio gara, ne aveva fatti solo due rispetto al Rapid Vienna. E uno di questi è stato il portiere. Il mister probabilmente non si fida ancora di diversi calciatori nuovi o per quanto riguarda Kayode, della sua giovane età. Ma tanti di coloro che hanno giocato da titolari ieri, non erano pronti per farlo e dunque ben venga l'autocritica.
La squadra è ancora in rodaggio, non è certo quella che lotterà per migliorare i risultati della passata stagione, ma il tempo, nel calcio come nella vita, è tiranno. Queste due settimane serviranno per ricaricare le pile di alcuni effettivi, ma anche ad Italiano per comprendere al meglio il definitivo materiale umano a sua disposizione per il resto del campionato. Il tecnico ha chiarito che da ora in poi giocherà solo chi sta meglio e non possiamo far altro che augurarcelo.
In conclusione, a chi chiede la testa dell'allenatore ancor prima che la stagione sia entrata nel vivo, è giusto invitarlo all'equilibrio. La Fiorentina vista contro l'Inter è stata agghiacciante, ma come ci ha insegnato il maestro Boskov in una delle sue tante perle calcistiche: "Meglio perdere una partita 4-0 che quattro partite per 1-0".