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TUTTI COLPEVOLI, CHE NON LO DIVENTI ANCHE ROCCO

di Sonia Anichini

La pazienza sta a zero, come i punti che anche ieri la Fiorentina ha raccolto sul campo del Torino inanellando la quarta sconfitta consecutiva in campionato. Può bastare o dobbiamo penare ulteriormente considerando che prima di Natale incontreremo Inter e Roma? Se vogliamo fare un record siamo sulla buona strada e ci sono, purtroppo, tutti i requisiti per centrarlo salvo che la società non trovi il coraggio di esonerare Montella. Non potrà arrivare nessuno che faccia miracoli, quelli addetti a questo sono impegnati in cose più serie, ma è innegabile che non possiamo continuare il cammino con un allenatore inadeguato al quale però diamo almeno una piccola scusante di avere anche calciatori inadeguati.

Rimango comunque dell’idea che si può e si deve fare meglio con la rosa che gli è stata messa a disposizione, che non è possibile vedere vagare i giocatori per il campo senza arte né parte, non si può tollerare che tutti gli avversari corrano di più ed abbiano più verve e più idee di noi. E’ vero che ci mancano Pezzella e Ribery ma è un alibi che non accetto e ai granata mancava Belotti. Mi fa anche pensare il cambio di modulo effettuato dal Mister che sembra ormai fare le scelte secondo il criterio “a furor di popolo”. Si discute sull’opportunità di tornare al 4-3-3 e lui ci accontenta senza che si veda il men che minimo cambiamento di gioco e risultato; vogliamo fuori Badelj e dentro il bomber Benassi e il ragazzo scende in campo all’Olimpico senza dare molto di più dell’opaco Milan delle ultime gare; abbiamo chiesto di far giocare Vlahovic e gli viene data l’opportunità anche se palesa notevoli difficoltà e pare ancora non pronto per la serie A; volevamo vedere Pedro ed è comparso, verbo adatto perché le comparse negli spettacoli non dicono niente.

Ci sarebbe poi da chiedersi come mai Chiesa si sia accorto di essere in campo solo dopo 90 minuti, cioè quando la partita era già finita, e a poco è servito il suo assist per il gol di Caceres, e pare strana la sua ritrovata voglia di giocare in extremis. Sento da varie parti che la squadra giocherebbe contro l’allenatore ed è una cosa che non concepisco e che mi manda fuori di testa. Vorrei dire a quei signorini che tirano pedate al pallone che indossano una maglia di un colore magnifico, che in essa si identificano i fiorentini, popolo orgoglioso delle proprie radici e della propria cultura e poco incline a farsi prendere per il sellino. Questo per dire che non ci sono scusanti per nessuno perché gli errori sono di tutti e bisogna correre ai ripari il prima possibile, perché l’obiettivo di arrivare meglio dello scorso campionato non sia raggiungere la salvezza alla penultima partita!

L’errore ho paura che lo stia facendo anche Rocco con la sua onestà intellettuale e correttezza verso i suoi dipendenti. Intanto gli faccio un grande applauso per la sua visita di ieri a Superga che conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, la sua grandezza come uomo ma adesso lo aspettiamo alla sua decisione più importante, dopo quella di avere acquistato la Fiorentina, come presidente. Montella va mandato via, senza se e senza ma, perché il suo curriculum di questo 2019 in viola è disastroso e sono convinta che in un’altra sua azienda, con queste credenziali, Rocco non lo avrebbe mai assunto. Se è vero che gli è stato “imposto”, vorrei che al ritmo di “e qui comando io, e questa è casa mia” (vecchia canzone di Gigliola Cinquetti che Commisso potrebbe conoscere) decidesse di cambiare rotta e prendere un Suo allenatore e un Suo DS.

La Signora in viola