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TUTTI CONTRO TUTTI

di Tommaso Loreto

Doveva essere un ritiro per compattarsi, per dimostrare di credere fino in fondo all'Europa, e soprattutto per battere il Sassuolo. La Fiorentina, però, non ce l'ha fatta ad avere la meglio sulla squadra di Di Francesco e anzi deve ringraziare il gioiello di Bernardeschi in pieno recupero che evita la sconfitta. Domenica surreale quella dei viola, nemmeno troppo lontana dalle ultime vissute all'insegna dello spreco. Perchè stavolta, per la cronaca, ci sarebbe stato il suicidio interista a Genova a dare una mano ai viola. 

Invece l'avvio di gara è persino sonnacchioso, quasi tutti si domandassero perchè Bernardeschi partisse di nuovo in panchina. Per inciso di nuovo Sanchez è un pesce fuor d'acqua a fare il difensore (il gol di Iemmello è emblematico) mentre Borja Valero ritroverà smalto soltanto arretrando dopo l'uscita di Badelj, quasi che le pecche delle formazioni iniziali di Sousa fossero ormai croniche.

Qualche occasione sventata da Tatarusanu poi Badelj è costretto a uscire ed entra proprio il numero 10. Evidentemente, i "dolorini" del caso non sono poi così gravi. E' la scossa giusta, comunque. Il suo ingresso non evita le consuete scenette sul dischetto con tanto di rigore sbagliato stavolta da Kalinic (ma chi se non l'allenatore dovrebbe affrontare la questione che tende a ripetersi?) ma almeno consente alla Fiorentina di svegliarsi e segnare con Chiesa. E lui sì che ci crederebbe all'Europa League, peccato sembri l'unico.

Invece nella ripresa il ritmo si allenta di nuovo, il Sassuolo sfrutta un'invenzione di Gavillucci (perchè il rigore e il giallo a Gonzalo sembra assai generoso, troppo) e torna davanti. Ecco perchè, alla fine, il gol di Bernardeschi ha il sapore del sollievo, ma anche della rivincita per una situazione assurda, come la sua seconda esclusione consecutiva dall'inizio. Sarà forse per questo che poi il numero 10 non sa fa nemmeno troppi problemi ad andare contro la tifoseria per il clima di contestazione.

D'altronde nel dopo gara un po' tutti hanno il dente avvelenato. Pantaleo Corvino che se la rifà con l'arbitro e non avrebbe nemmeno tutti i torti, e soprattutto Andrea Della Valle che sembra accusare oltre modo le recenti critiche e probabilmente anche gli striscioni. "Alcuni atteggiamenti da parte di una minoranza dei nostri tifosi sono incomprensibili, la situazione ambientale che si è creata a Firenze è brutta. Sono amareggiato ma la passione non viene meno, vedremo, tra qualche settimana avrò molte cose da dire. Questa situazione mi sta prendendo in contropiede, farò le mie valutazioni sul futuro" ha detto ADV dopo il 2-2 aprendo un nuovo fronte di polemica che certamente dividerà ancora di più la piazza.

Sotto una pioggia quasi autunnale la Fiorentina non riesce proprio ad aggredire quel sesto posto che adesso il Milan può ipotecare a patto di superare stasera la Roma. Un tutti contro tutti che, morale della favola, difficilmente porterà la Fiorentina in Europa League anche se la matematica dice il contrario. 


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