TUTTI SOTTO ACCUSA
Il diluvio di Verona si è abbattuto su una Fiorentina apparsa solo la lontana parente di quella che poco più di un mese fa metteva a segno la sua terza vittoria consecutiva. Adesso sono le sconfitte ad essere in serie consecutiva e dopo Cagliari la squadra di Montella è caduta rovinosamente anche in terra veneta.
Se le colpe della conduzione tecnica sono evidenti anche tenendo conto delle gravi assenze (leggi qui), è pur vero che una riflessione sulle scelte messe a disposizione di Montella va fatta.
Perché le alternative del tecnico viola non sembrano all'altezza dei titolari, ci sono giocatori che risultano il doppione di alcuni compagni e Pedro, l'acquisto più costoso del mercato estivo, fin qui ha giocato 5 minuti totali. In più, nonostante il monte ingaggi sia cresciuto per arrivare a 50 milioni, la situazione non è cambiata molto rispetto alle prestazioni di una squadra che l'anno scorso aveva un valore di 37 milioni.
Peraltro fa storcere un po' il naso pensare che lo scorso mercato non sia stata spesa la grossa cifra riservata ad un acquisto come De Paul o Suso per poi lasciare la formazione attuale orfana di qualcuno oltre Ribery che permettesse di fare il salto di qualità.
Il problema però, arrivati al 13° turno di campionato, non è solo chi manca ma anche chi c'è. Badelj dopo l'anno alla Lazio sembra un altro giocatore, soprattutto dal punto di vista fisico. E degli acquisti estivi solo Ribery e Caceres (presi svincolati) hanno fino ad ora convinto realmente: tutti gli altri devono dimostrare ampiamente di valere le cifre spese in estate (Lirola su tutti).
Detto che ancora il campionato è lungo e le possibilità di risalire sono molte, prestazioni come quella di ieri hanno messo tutti sotto accusa: dall'allenatore al comparto dirigenziale. E con il Lecce diventa già una gara fondamentale per il campionato della Fiorentina: in caso di risultato negativo i guai sarebbero non pochi. Per tutti.