TUTTO CASA E... CHIESA
L'incidenza di Federico Chiesa sulle partite della Fiorentina, ad oggi, non fa quasi più notizia. La crescita esponenziale si è assestata su livelli talmente alti (in relazione alla giovane età), che ormai lo status di "titolare" è da considerarsi come un dato di fatto. Piuttosto, tralasciando il fatto che spesso debba essere un classe '97 a trascinare una squadra come la Fiorentina e volendo analizzare quel poco di buono uscito dalla gara di Pescara (oltre al risultato), merita sottolineare anche il sussulto di Cristian Tello che - oltre ai due gol decisivi - se non altro è riuscito a rispondere ai segnali del giovane figlio d'arte, ritagliandosi una serata da protagonista.
Proprio lui che, di fatto, dopo un inizio di campionato con più bassi che alti, è stato retrocesso in panchina per lasciare spazio al più convincente Chiesa. Vuoi per la posizione in campo (a Pescara si è avuta la conferma che partendo da sinistra può essere assai più incisivo), vuoi per una questione di motivazioni, lo spagnolo potrebbe davvero aver indirizzato la sua stagione sui giusti binari. Oltre ai gol, servirà anche una maggiore accortezza in fase di non possesso palla, oltre che prestazioni di livello contro avversari ben più ostici della squadra di Oddo ultima in classifica. Nel frattempo, ci piace immaginare che il talento di Chiesa possa aiutare non solo la Fiorentina, ma anche e soprattutto lo spagnolo, cresciuto a pane e... Messi.