TUTTO E' PERDUTO..
...fuorchè l'onore e la vita", scrisse Francesco I durante la sua prigionia in terra di Spagna. A dire il vero la situazione della Fiorentina non è poi così drammatica. Però è proprio sul concetto di onore che vogliamo soffermarci. La vita, in questo caso sarebbe la permanenza in Serie A. Che davvero a questo punto pare davvero ad un passo. Nemmeno il resto a dire il vero è perduto. I numeri dicono che la Fiorentina ha ancora la possibilità di accedere alla prossima edizione dell’Europa League. Traguardo che rappresenterebbe motivo di soddisfazione soprattutto per Sinisa Mihajlovic, che potrebbe a quel punto vantarsi di aver risollevato la squadra viola rispetto alla stagione precedente. Ma sul quale continuiamo a nutrire dubbi. Fabrizio Lucchesi disse che non si può comprare l’amalgama. Noi sosteniamo che non si possano comprare le motivazioni. E lo diciamo senza malignità alcuna. Spesso si dimentica che anche il più serio dei professionisti resta pur sempre un essere umano e che nel calcio la componente psicologica è fondamentale. Ci sono anche altre cose che la Fiorentina non ha perduto: ad esempio la valorizzazione del proprio vivaio che sta dando sempre più soddisfazioni. Ma è sul concetto di onore che vogliamo insistere. Si parla molto di “porte aperte”, di “recupero del senso di appartenenza”: tutto molto bello e molto giusto. Ma è sempre dal campo che devono arrivare le risposte. Perdere a Bari forse non sarebbe esattamente disonorevole, ma imbarazzante si. Molto imbarazzante. Se quindi riteniamo giusto che la Fiorentina, nel senso più ampio del termine, continui a considerare quello della salvezza come il proprio traguardo principale, pensiamo allo stesso tempo che sarebbe davvero brutto se ciò venisse visto come l’ultimo scoglio prima di godersi delle vacanze anticipate. O se per raggiungere quei fatidici 40 punti fosse stata stilata una tabella che magari mette in preventivo anche una sconfitta al “San Nicola”. Quello si che vorrebbe dire perdere l’onore. Se non addirittura la dignità. E senza questi valori non ci sono “porte aperte” o “vessilli viola sparsi per la città” che tengano.