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UDINESE-FIORE, Intrecci, ricordi e riflessioni

di Cristina Guerri

Udinese-Fiorentina è una partita ricca di intrecci, riflessioni, vecchi ricordi. Per i nostalgici è la partita dove Batistuta (era la stagione 1997/98) con la sua doppietta contribuì a battere i bianconeri 2 a 3. Per altri, a esempio Cesare Prandelli, è sempre stata un tabù.

Gli intrecci riguardano più da vicino il mercato. Di Natale, per esempio, lasciò Empoli per trasferirsi in Friuli dopo un lungo corteggiamento dei viola. Nel passato più recente, Corvino si è sempre molto interessato ai giovani bianconeri. Zapata è rimbalzato più volte sulle pagine dei quotidiani sportivi che riguardavano il mercato viola. Confessioni di qualche giorno fa dell'ad Gasparin aggiungevano anche il nome di Felipe, altro difensore centrale, mentre escludevano il centrocampista della Nazionale D'Agostino, che, in qualche modo, c'entra con le vicende di mercato viola. Il passaggio alla Juventus dell'ex viola Felipe Melo infatti, ha difatti chiuso la strada al bianconero, costretto a disfare le valige e a restare a Udine.

Come abbiamo già detto Prandelli non ha mai vinto a Udine. Ad aiutarlo ci sarà Gilardino. Uno che, dai tempi di Parma, di gol all'Udinese ne ha sempre segnati tanti. Sarà una partita rivelatrice per il tecnico viola, che testerà per la prima volta la coppia centrale difensiva Kroldrup-Natali e farà a meno per la prima volta in trasferta di Mutu e Jovetic (era successo solo in occasione di Fiorentina-Catania). Test importantissimo, dunque, che potrebbe confermare che la vera forza di questa Fiorentina sta anche nel gruppo e non solo sui singoli campioni.