UEFA, MA CHE FAI? LA CONFERENCE ED EPISODI INACCETTABILI
È un risveglio che lascia l'amaro in bocca e lo stomaco rivoltato quello di Firenze e di chi tifa la Fiorentina. Un sogno spezzato ad un passo dalla gloria, prima con l'Inter e poi soprattutto a Praga contro il West Ham. Una partita che la squadra di Italiano ha giocato alla pari perdendo però per un errore difensivo che tante, troppe volte ha visto la retroguardia viola "bucata" con un lancio lungo o un passaggio alle spalle.
All'amarezza si aggiunge anche l'incredulità e le perplessità per un percorso in Conference League che ha visto la Fiorentina dover affrontare non solo squadre che l'hanno messa in difficoltà - chi più, chi meno - ma anche tifoserie a cui è stato concesso praticamente di tutto durante le partite giocate nella terza competizione internazionale.
Gli arbitraggi hanno offerto alcuni errori da categorie inferiori e in particolare c'è stata una gestione della tecnologia da mani nei capelli: il VAR assente nello spareggio col Twente e nei gironi, con lo Sporting Braga addirittura si è arrivati a sconfessare la Goal-Line Technology con l'arbitro Bastien che tolse un gol buono a Cabral.
Poi ci sono gli episodi con i tifosi. Già a Enschede, al di là degli scontri tra tifoserie, i tifosi olandesi si comportarono in maniera inaccettabile: decine di bicchieri di birra lanciati in campo al passaggio dei giocatori della Fiorentina che non hanno portato ad alcun provvedimento ufficiale da parte della UEFA. E già lì si doveva intuire l'andazzo.
Perché a Sivas abbiamo assistito addirittura ad un tifoso che è entrato in campo colpendo al volto il malcapitato Bianco, almeno lì con la squalifica del campo. L'apoteosi ieri sera, in finale: al di là di un'organizzazione che ha portato migliaia di tifosi delle due squadre in città senza biglietto, durante la partita i bicchieri lanciati in campo dai tifosi del West Ham e raccolti in maniera goliardica da Nico Gonzalez non avevano convinto l'arbitro Del Cerro grande ad interrompere la sfida. Ci sono voluti altri lanci in direzione della guardalinee e di Biraghi, con conseguente apertura della testa per otto - dicasi otto - punti di sutura, per fermare il gioco almeno per qualche minuto. Poi, tutto come se niente fosse successo. Senza contare che gli stessi giocatori del West Ham erano dovuti andare in prima linea contro i tifosi dell'AZ Alkmaar per difendere le rispettive famiglie nella semifinale.
Commisso ha espresso subito la sua delusione, intercettato all'aeroporto di Peretola al rientro da Praga: "Ho parlato con il presidente della Premier League e gli ho detto che sono tutti degli "animali" quelli là per come hanno trattato i nostri giocatori". Ma non deve essere solo Commisso ad alzare la voce, a partire da Gravina che proprio a Praga è volato assieme alla Fiorentina. La UEFA deve chiarire al più presto un punto fondamentale: crede davvero nella Conference League o ha intenzione di continuare a permettere di tutto ai facinorosi che vogliono solo rovinare lo spettacolo?