UN 4° POSTO CHE VALE LA CHAMPIONS (DAL PROSSIMO CAMPIONATO)
Sarà un 2017 ricco di novità e prospettive per la Fiorentina. Se da un lato il progetto per il nuovo stadio sembra davvero concretizzarsi (LEGGI QUI), dall'altro qualcosa potrebbe (dovrebbe?) cambiare anche dal punto di vista degli investimenti nel medio-lungo periodo. E l'assist arriva direttamente dal nuovo format delle competizioni europee.
La UEFA nelle scorse settimane ha infatti ufficializzato la formula della Champions League per il triennio 2018-2021. Per venire incontro alle richieste delle big (che ogni volta minacciano di staccarsi e dar vita a una elitaria Superlega), la nuova lista di accesso premierà le federazioni più forti: delle 32 squadre partecipanti alla (ricca) fase a gironi, ben 16 arriveranno dalle quattro migliori federazioni. In altre parole, dal prossimo campionato le prime 4 classificate di Spagna, Germania, Inghilterra e Italia (attualmente ai primi quattro posti nel ranking per nazioni) accederanno direttamente alla fase a gironi della Champions League 2018/19, senza playoff né preliminari.
Le conseguenze di questa riforma sono tutt'altro che trascurabili, soprattutto per il 4° paese del ranking (l'Italia) che godrà dei benefici maggiori. Oggi nel nostro campionato solo la 1^ e la 2^ classificata hanno la certezza della qualificazione ai gironi di Champions (che, solo per la partecipazione, garantisce introiti di oltre 12 milioni, senza contare premi-vittorie, incassi al botteghino, market-pool...). Le strategie di mercato della 3^ classificata, che adesso deve affrontare gli insidiosi playoff di agosto, sono un'incognita: vedi i casi - negli ultimi tre anni - di Napoli, Lazio e Roma, che hanno atteso a rinforzarsi e hanno rimediato cocenti eliminazioni. Dal prossimo campionato (2017/18), invece, le prime quattro classificate di serie A avranno fin da maggio la certezza di poter contare sui ricchi introiti della Champions. E potranno pianificare un mercato più ricco in un'estate senza affanni (come la preparazione anticipata) né incognite.
Arrivare quarti, insomma, specie per una squadra come la Fiorentina, sarebbe fondamentale. Non solo perché il 4° posto dal prossimo campionato significherà (come nell'era Prandelli) un posto in Champions; ma anche perché vorrà dire qualificazione diretta alla fase a gironi. E fare un calciomercato con una ventina di milioni a disposizione in più, si sa, non è roba da poco. Alla luce degli ultimi campionati, arrivare fra le prime quattro sembra alla portata dei viola (tre volte quarti con Montella e quinti lo scorso anno). Ma è anche vero che, con le nuove proprietà cinesi di Inter e Milan e con un 4° posto che vale assai di più, la lotta sarà molto più agguerrita.
E per l'Europa League cosa cambierà? Per l'Italia resteranno tre squadre qualificate: la vincitrice della coppa Italia e la 5^ classificata (direttamente ai gironi) più la 6^ classificata. Se la vincitrice di coppa dovesse essere già qualificata alle competizioni europee, subentrerà la 7^ classificata. Attenzione, però: secondo alcune indiscrezioni (la UEFA non ha ancora pubblicato la lista d'accesso dettagliata alle competizioni 2018/19), quest'ultima entrerà in gioco al 2° turno preliminare (e non al 3° come avviene adesso): dovrà dunque superare ben tre turni (il 2° preliminare, il 3° preliminare e i playoff) per accedere alla fase a gironi. La vincitrice dell'Europa League, infine, sarà qualificata direttamente alla fase a gironi della Champions successiva.