.

UN ANNO DOPO

di Andrea Giannattasio e Daniel Uccellieri

Pepito Rossi in campo. Quasi un anno dopo. Era il 10 agosto 2014 quando il numero 22 ha indossato per l’ultima volta la maglia viola sulle spalle, regalando peraltro l’ennesima perla della sua prestigiosa ma sfortunata carriera. L’avversario era il Malaga, il contesto quello di un’amichevole estiva in Spagna che sapeva tanto di prove generali in vista della stagione che sarebbe stata. Passano quattro minuti e Rossi, dopo un controllo fantastico al limite dell’area, spedisce in rete con una pennellata delle sue. Uno squillo che aveva fatto ben sperare una città ed un popolo intero, un gioiello arrivato però pochi giorni prima di un altro, tristissimo crack che avrebbe poi costretto Pepito a saltare un’intera stagione.

A Moena però il clima è tutto diverso, passeggiate informali a parte: Rossi ha ripreso ormai da settimane a lavorare con tutto il resto del gruppo ed è ormai pronto per tornare a giocare a pieno regime sul terreno di gioco, rischiando anche quei contrasti che fino ad oggi Paulo Sousa ha preferito far evitare al suo numero 22 (la scelta di escluderlo dalla sfida col Gyirmot Gyor è stata presa proprio per questo). Il contesto giusto potrebbe essere quello di oggi, nei 90’ contro il Carpi che concluderanno il ritiro di Moena in vista della tournée americana di cui Pepito si annuncia essere grande protagonista. Tattica e risultato a parte, la sfida di oggi contro gli uomini di Castori serve solo per questo: per poter finalmente ricominciare ad urlare “Pepito è tornato”.