UN ANNO MALEDETTO
Partiamo da un presupposto: l'obiettivo più importante di un settore giovanile di qualsiasi sport e di qualsiasi club al mondo è quello di far crescere e sfornare quanto prima talenti che possano entrare a far parte della prima squadra. In tal senso, il lavoro svolto dalla Fiorentina in questi ultimi anni è stato esemplare: giocatori come Camporese, Piccini, Iemmello, Babacar, Acosty (solo per citare solo i più noti) hanno fatto il loro percorso nelle giovanili viola prima di approdare o direttamente in prima squadra o in altri lidi per fare le proprie esperienze di crescita prima di un auspicabile rientro alla casa-base.
Sotto un'altra ottica, invece, il settore giovanile rappresenta una miriade di campionati dove l'obiettivo più importante, manco a dirlo, è quello di vincere il più possibile: scudetto, coppe e tornei vari. E quello che si è concluso ieri, con l'eliminazione ai calci di rigore degli Allievi Nazionali della Fiorentina, è stato l'ultimo atto di una stagione che, per i colori viola, ha regalato ben poche soddisfazioni e, in pratica, nessun trofeo.
La Primavera, infatti, dopo aver vinto la Supercoppa italiana contro la Roma (ma il trofeo è da attribuire alla stagione passata) non è riuscita a ripercorrere quanto di buono fatto vedere l'anno precedente sotto la guida di Buso, quando i viola si qualificarono (e vinsero) in finale di Coppa Italia, persero la finale della Viareggio Cup e mancarono di un soffio l'approdo alla finale scudetto. Quest'anno invece, con Semplici al timone, la Primavera non ha raggiunto nessuna finale, fermandosi alle semifinali di Tim Cup e Coppa Carnevale (e sin qui nulla di grave) ma mancando clamorosamente l'accesso alle fasi finali per il tricolore. Un evento davvero raro nella storia gigliata.
Gli Allievi Nazionali, così come gli ancor più imberbi Giovanissimi, sono stati forse i più incolpevoli della stagione giovanile viola: i primi sono stati eliminati fortunosamente ai calci di rigore dalla Samdporia in Semifinale scudetto, dopo un annata al top nel proprio girone; i secondi - veri e propri schiacciasassi e record-men del torneo - sono stati eliminati nei play-off validi per le finali iridate, anche a causa di una regola (o meglio, di uno scempio di regola) che prevede che anche i vincitori del proprio girone debbano sottoporsi a dei turni preliminari prima della fase a girone finale. Dunque, purtroppo, non c'è trippa per gatti quest'anno per il palmarès viola. Né in prima squadra (dove il 13° posto finale parla da solo) né per il settore giovanile, dove più che l'inesperienza ha vinto una sfortuna sfacciata.